Teoria di Gann
Il mondo del trading è costellato da personaggi straordinari, quasi leggendari, circondati da un’aura di grandezza. Uno di questi è William Gann, che impareremo a conoscere meglio nel corso di questo articolo e del successivo (troverete il link a fondo pagina).
Chi è William Gann?
William D. Gann (1878-1955) è stato uno dei trader più importanti della sua epoca.
Nacque nel 1878 in Texas e presto iniziò a interessarsi al mondo della finanza. Operava principalmente sui mercati mobiliari e delle commodity americani e si dice abbia accumulato una fortuna di $50 milioni di dollari, partendo da un capitale iniziale di appena $450. Altri dicono che sia morto povero, proprio a causa del metodo di trading che egli stesso aveva implementato, ma non vi è nulla di certo. A parte il fatto, universalmente riconosciuto, che Gann fosse una persona furba, intelligente e che le sue teorie fossero davvero geniali.
Ben presto riuscì anche ad attirare l’attenzione degli altri esperti del settore e delle riviste specializzate. Nel corso dell’ottobre 1909, una rivista finanziaria intendeva verificare personalmente quanto si diceva della sua teoria e del suo metodo di trading. Ebbene, Gann aprì 286 posizioni – un numero esorbitante – sia d’acquisto sia di vendita. E il risultato è stato davvero sorprendente: 264 ebbero un esito positivo, con il capitale inizialmente investito che aumentò di 10 volte, con un guadagno percentuale del 1000% in appena 25 giorni.
Dietro a questi straordinari successi, vi era uno studio approfondito. L’attività speculativa richiede conoscenza e Gann, infatti, si mise ad analizzare l’evoluzione dei prezzi dei mercati su cui operava a partire dal 1820. Una mole di lavoro incredibile che Gann portò avanti nel tempo senza mai fermarsi, lavorando duramente giorno dopo giorno alla sua teoria e alle sue ricerche, puntando sempre a mettere in pratica tutto ciò che scopriva di nuovo o con un buon potenziale di profitto. Tutto ciò permise a William Gann di ottenere una profonda comprensione dei mercati finanziari e di elaborare le teorie che l’hanno reso famoso e che possono essere impiegate utilmente ancora oggi da molti trader ed investitori di diversi strumenti finanziari.
La teoria di Gann: un approccio particolare
L’imponente attività di ricerca condotta, nel corso degli anni, da Gann, ha portato questo trader a pensare che i mercati finanziari siano regolati da regole e leggi aventi carattere ciclico. Pertanto, in questa visione, il mercato tende in ogni caso a raggiungere un equilibrio complessivo, in cui il movimento dei prezzi, pur nella loro irregolarità, assume connotati che si ripetono nel tempo e sono, quindi, facilmente controllabili e prevedibili.
Per questo motivo riteneva che un’attività di trading di successo poteva avvenire unicamente a seguito di un’attenta analisi dei mercati, quindi bisognava svolgere una attenta analisi tramite l’analisi fondamentale (non solo quella tecnica), per individuare quei cicli di prezzo che gli consentivano di avere un successo del 90% sui trade da lui aperti. Si trova qui infatti la chiave di volta della teoria di Gann: i mercati sono “ciclici”, e seguendo tali cicli si ripetono nel corso degli anni. Un trader perciò, secondo Gann, ha il compito di individuare tali cicli nei mercati finanziari così da poterli seguire e “cavalcare”, sfruttandoli per speculare sul mercato e portare a casa ottimi profitti.
Accanto all’analisi puramente tecnica degli andamenti ciclici di prezzo, Gann, nelle sue riflessioni, attribuiva un’enorme importanza anche alla componente psicologica. Infatti, il celebre trader riteneva che, negli investimenti sui mercati, ricorressero due componenti: quella monetaria, da una parte e quella psicologica, dall’altra.
Tra i due aspetti, quello che riveste una maggiore importanza è la parte psicologica. Anche oggi si cerca di dare molta importanza all’aspetto emotivo legato al trading online: noi stessi cerchiamo di insegnare di approcciarsi al trading liberi da emozioni, evitando stress e decisioni affrettate (LINK-Psicologia trading). Chi perde questo approccio calcolato e ragionato, ha le maggiori probabilità di perdere tutto il capitale. Ecco perché l’aspetto emotivo è più importante e – possiamo dire – la base di quello puramente economico.
Possiamo quindi affermare con certezza, e con buona approssimazione, che l’approccio di Gann è composito. Da una parte abbiamo gli aspetti più prettamente psicologici e legati all’autocontrollo. Abbiamo poi un binomio di approccio matematico/geometrico e di componenti mistico-religiose, correlate alla ripetizione della storia e ai cicli della natura.
Gann, infatti, è arrivato a contenere, all’interno di schemi, i movimenti dei mercati e dei titoli analizzati, ricorrendo a proporzioni, angoli, linee, quadrati e altre forme geometriche. A ciò, aggiungeva, inoltre, alcuni concetti presenti nella Bibbia: riteneva, infatti, che vi fossero dei numeri “intrinsecamente importanti” (quali il 3, il 5 e il 7), i quali venivano applicati al mercato borsistico e ai titoli. In questo modo riusciva a prevederne l’evoluzione.
In ogni caso, nonostante questo aspetto sicuramente più “oscuro” e meno scientifico, la teoria è ben fondata sugli aspetti della domanda e dell’offerta, che governano i mercati azionari (e non) da millenni e dagli aspetti più psicologici legati alla natura umana. Insieme, costituiscono il vero motore dei mercati finanziari: dopotutto sono coloro che partecipano al mercato finanziario (quindi trader ed investitori) che creano i vari spostamenti di prezzo negli asset. Spiegato con un semplice esempio: se su 100 trader, ben 80 decidono di vendere un asset, è ovvio che il prezzo di tale asset andrà a calare; viceversa, se su 100 trader, quegli 80 trader decidono di comprare un asset, il prezzo di tale asset sarà destinato ad aumentare.
Uno scritto di Gann: perché i cicli temporali prevedono i trend di commodity e titoli
“Dopo 52 anni di esperienza e ricerche condotte sui mercati andando indietro di centinaia di anni, ho dimostrato che la storia si ripete e che, se conosciamo il passato, possiamo determinare il futuro dei prezzi. Ho messo alla prova i CICLI TEMPORALI nel mio trading personale e ho pubblicato delle previsioni annuali di titoli e commodity per più di 50 anni; e si sono rivelati sempre accurati. I CICLI TEMPORALI si ripetono perché la natura umana non muta. Ecco perché le guerre scoppiano a CICLI regolari. I più anziani non vogliono le guerre, e non vogliono nemmeno andare in guerra dopo averne già combattuta una. I giovani combattono perché hanno studiato la storia e vogliono essere eroi. Analogamente, gli uomini giovani decidono di prendersi dei rischi anche nel business e nella speculazione. Se ne assumono troppi e diventano troppo ottimisti dopo un lungo periodo di successo e dopo prolungati rialzi nei titoli e nelle materie prime. Gli anziani, invece, dopo prolungati periodi di prosperità diventano troppo speranzosi e rilassati. È facile prendere in prestito dei soldi dopo un lungo periodo di prosperità. Le persone che prendono in prestito del denaro devono LIQUIDARE quando subentra la PAURA e le condizioni peggiorano. Ecco perché i CICLI nel business e nei mercati azionari e di commodity si sono sempre ripetuti e così sarà anche in futuro. Le leggi della natura sono immutabili e nessuno può cambiarle. Gli esponenti del New Deal non hanno dimostrato di saper prevenire l’inflazione. Ritengono di essere in grado di evitare DEPRESSIONI e PANICO, ma nessuno ce l’ha fatta in passato e nell’immediato futuro gli esponenti del Governo non potranno fermare una DEPRESSIONE derivante da SPRECHI e SPESE PUBBLICHE. Nei 20 anni passati, hanno speso e buttato via tutta la ricchezza che la nostra nazione ha accumulato nel corso dei 175 anni precedenti. I nostri debiti federali, statali e privati sono i più alti della storia e queste condizioni renderanno i prossimi anni i più critici della nostra storia. La persona che conosce i CICLI TEMPORALI può prevedere il futuro, proteggere la propria opportunità di iniziare a studiare le regole matematiche e scientifiche per ottenere delle deduzioni accurate, al fine di determinare il trend di titoli azionari, business e materie prime.
Alcuni elementi della teoria di Gann
Detto dell’approccio generale e degli elementi di fondo della teoria di Gann, andiamo ora ad elencare le tecniche di analisi e di trading che hanno fatto di Gann uno dei trader azionari più famosi della storia.
Tra di esse ricordiamo, oltre alla già citata concezione della stagionalità e della ciclicità degli andamenti borsistici e all’importanza dei numeri e delle date, la Legge della Vibrazione, i quadrati del 9, l’esagono e la legge della ruota.Gann ritiene che il “prezzo sconta tutto”. Ossia, l’unica variabile da prendere seriamente in considerazione è proprio il prezzo di un titolo, perché in esso sono già incorporate le ansie, le paure e le aspettative di crescita del titolo stesso. Parla, inoltre, della presenza di fasi del mercato, con momenti di accumulazione, distribuzione e trend.
In generale, la teoria di Gann è fondata su tre concetti fondamentali:
- Il pattern del grafico del prezzo(t), in cui t sta ad indicare, di volta in volta, minuti, giorni, settimane, mesi anni.
- I prezzi del titolo preso in considerazione.
- I tempi e i cicli del mercato finanziario dove viene scambiato tale titolo.
Oltre a questi elementi di base, vi sono anche dei modelli operativi da adottare. Ma, in ogni caso, è proprio su questi tre concetti basilari che si costruiscono tutte le considerazioni di analisi tecnica.
Gann arrivò a costruire delle linee di supporto e resistenza (le cosiddette linee di Gann, o angoli di Gann), basandosi su rapporti fra unità di prezzo e unità temporali. Sicuramente, rappresentavano degli strumenti particolarmente importanti a cui il trader doveva affidarsi e che doveva analizzare prima di aprire qualsiasi posizione. Tali angoli di Gann, come vedremo nel prossimo articolo, possono essere ancora utilmente impiegate dai Forex trader online.
Lo studioso, inoltre, individuava dei giorni specifici e ricorrenti per dei cosiddetti market events. Per giungere a questo obiettivo si basava sulla suddivisione del cerchio, ai livelli di 30, 60, 90, 180 e 360. Per lui erano inoltre significativi i periodi di 12 mesi e di 144 giorni, i quali venivano impiegati nei casi in cui il mercato raggiungeva un massimo o un minimo particolarmente significativo. Gann, quindi, si aspettava l’emersione di un giorno chiave dopo 144 giorni o dopo un anno.
Questi aspetti sono quelli più legati alla numerologia e all’aspetto esoterico e mistico della sua teoria. Sicuramente sono quelli più controversi, ma senza dubbio anche quelli più affascinanti.
Accenno alle fasi di accumulazione e distribuzione
Uno degli elementi caratteristici della teoria di Gann è legato alle fasi di accumulazione e distribuzione.
Gann, attraverso la lettura dei nastri su cui erano riportati i prezzi dei titoli ed i relativi volumi, era in grado di comprendere se ci si trovasse in una fase di accumulazione o di distribuzione: in altre parole, di acquisto o di vendita.
Oltre alla concezione per cui non si dovesse andare contro il trend registrato – una concezione, tra l’altro, presente in molte analisi anche attuali – la sua idea di ciclicità che permeava tutti i mercati lo portava ad affermare che solamente alla conclusione di una fase di distribuzione si potesse verificare una nuova fase di accumulazione e, quindi, di trend.
Solamente in seguito alla fase di accumulazione poteva emergere un trend al rialzo a cui, di man mano, avrebbe aderito tutto il mercato, facendo quindi aumentare i prezzi con volumi di scambio piuttosto consistenti. A questo punto, le “mani forti” del mercato andavano a liquidare le proprie posizioni, ottenendo dei profitti, penalizzando gli ultimi arrivati all’interno del trend. I titoli, che passano velocemente di mano, non generano grossi cambiamenti, determinando uno stallo che può sfociare in un crollo dei prezzi.
Per i trader online di oggi è importante leggere i grafici e i volumi, perché così si può capire se ci si trova in una fase di accumulazione o di distribuzione.
Si tratta di un processo tripartito:
- Individuazione della fase: se, da un lato, un aumento dei prezzi sta ad indicare un periodo di accumulazione, una discesa o uno stallo segna un tempo di preparazione ad un nuovo trend – rialzista o ribassista – con relativo nuovo periodo di accumulazione o distribuzione.
- Calcolo dei volumi complessivi. Per ogni fase, bisogna calcolare i volumi scambiati.
- Individuazione di un nuovo trend, che avviene quando il volume di una fase è pari a quello della fase precedente. Si oltrepassano, quindi i livelli di supporto o resistenza e inizia così una nuova fase di scambio dei titoli, che giungerà ad un termine quando si verificherà la situazione della fase 2, ossia nel momento in cui i volumi scambiati in una fase eguagliano quelli della fase precedente.
Per sapere come applicare precisamente la teoria di Gann in una strategia di trading efficace e come poterla sfruttare al massimo (indipendentemente dallo strumento finanziario con il quale avete deciso di fare trading online), vi rimandiamo alla seconda parte (conclusiva) di questo articolo, sempre presente sul nostro sito e-investimenti: Applicazione della Teoria di Gann nel Trading. Una lettura che vi consigliamo, essendo la teoria di Gann (come avete potuto vedere) molto affascinante ma allo stesso tempo ottima sotto il punto di vista dei potenziali profitti che si possono ottenere.
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