Bce: limite segreto ai rendimenti sul tetto spread

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La Bce si prepara ad affrontare l’autunno caldo dell’euro. Le misure da implementare dovranno essere pronte per il consiglio direttivo che si terrà il prossimo 6 settembre 2012. Le ultime ore parlano di un tetto limite agli spread per ogni Paese, superato il quale partiranno acquisti dei titoli di Stato volti ad abbassare i tassi di interesse applicati ai Paesi sotto attacco.
Questo tetto, però, non sarà reso pubblico in modo da non dare punti di riferimento agli speculatori. Il meccanismo sarà molto semplice e avrà questo funzionamento: un Paese alle prese con tassi di interesse decisamente alti, insostenibili, chiederà ufficialmente l’intervento del fondo salva-Stati nella funzione dell’anti-spred.
Una volta che la richiesta sarà avanzata, si apporrà la firma ad un un Memorandum of understanding tra istituzioni Ue e governo. Ma su questo memorandum ci sarà un negoziato, per evitare quanto successo lo scorso anno quando, dopo l’intervento della Bce, il governo Berlusconi è rimasto inerte.
Un passaggio ad alto rischio (da qui la cautela di Monti e Rajoy) perché può avvenire a costo zero, ovvero senza diktat su nuove manovre e tagli spietati, o con condizioni durissime. Per capirlo basta leggere le linee guida dell’Efsf-Esm anticipate da Repubblica.
Intanto Atene, dopo che la Troika ha scoperto un buco di bilancio superiore di 3 miliardi di euro a quanto previsto, ha lanciato messaggi rassicuranti ai tedeschi: “Dobbiamo sopravvivere e rimanere sotto l’ombrello dell’euro – ha detto il ministro delle Finanze, 3 Yannis Stournaras – perchè è l’unico modo per proteggerci da una povertà che non abbiamo ancora sperimentato”.
Poi un mea culpa: “Abbiamo il sistema di welfare più costoso nell’eurozona. Non possiamo più mantenerlo con denaro preso a prestito”.
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