S&P: “Positiva la mossa Bce, ma rating stabili”
La decisione presa giovedì scorso dalla Bce relativa al programma di acquisto di bond darà benefici all’eurozona, ma presenta comunque dei rischi. È questo il commento di Standard & Poor’s, agenzia internazionale di rating.
La scelta di Mario Draghi, seppur “ampiamente in linea con le nostre aspettative”, non ha alcun effetto sui rating dei singoli paesi dell’area né sulle loro prospettive.
“Crediamo che queste iniziative – ha affermato l’analista di S&P, Moritz Kraemer – possono contribuire a stabilizzare il mercato obbligazionario primario dell’eurozona e rafforzare la volontà dei governi degli stati membri della cosiddetta periferia – tra cui Grecia, Spagna, Italia, Portogallo e Irlanda – a proseguire il loro impegno di riforma economica e di bilancio”.
La qualità del credito di questi Paesi, prosegue Kraemer, sarà migliorata unicamente attraverso la strada delle riforme. In sostanza, dice, la loro risposta politica al riguardo dei problemi “rimane gravida di incertezze“.
Anche perché, spiega, “a livello europeo abbiamo osservato una crescente stanchezza per i programmi di aiuti ai paesi in crisi da parte in alcuni paesi del cuore dell’eurozona come la Germania, l’Olanda e la Finlandia”. Infine a livello nazionale S&P ha rilevato “difficili sforzi di cooperazione” tra le istituzioni federali e provinciali in Spagna e le “incertezze politiche” nelle elezioni previste a inizio 2013 in Italia.
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