Gli investimenti esteri snobbano l’Italia
Investire in Italia? No molto meglio la Cina. Eventualmente l’India. Perché il nostro paese ha perso appeal nei confronti degli investimenti diretti dall’estero? Per capirne i motivi basta dare un’occhiata alle opinioni raccolte nel corso del 2007 dalla società di consulenza: il Belpaese non piace ai manager del resto del mondo per la poca trasparenza e la scarsa stabilità politica, per le tasse troppo alte e per i suoi lavoratori che sono cari e poco flessibili. Così solo l’1,8% degli investimenti europei, si ferma in territorio italiano. Secondo un sondaggio, il 55% dei dirigenti intervistati dice che la situazione italiana non è né migliorata, né peggiorata. E’ per questo motivo che il 60% del campione dichiara di non considerare l’Italia come una delle prossime destinazioni dei propri investimenti, preferendo puntare invece sulla Cina o sull’India, magari anche sulla Russia e sugli intramontabili Stati Uniti. Ci sono molti punti deboli, ma anche qualche buon motivo per investire in Italia. Molti manager ne apprezzano la qualità della forza lavoro (attraente per il 71% degli intervistati), le infrastrutture per le telecomunicazioni (72%) e anche la cultura e la lingua locale (76%). Ma ciò che più di tutto attira gli investitori stranieri è la nostra qualità della vita, gradita dall’80% del campione.
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