Juventus: semestre in utile e buone prospettive per il futuro
Il semestre è in utile, ma l’intero esercizio è in perdita. E’ quanto emerge dal Cda della Juventus che, nella giornata di ieri, ha approvato i conti dei primi sei mesi dell’esercizio 2012-2013. L’utile archiviato è di 11,3 milioni di euro e si è evidenziata una variazione positiva di 45,9 milioni di euro rispetto alla perdita di 34,6 milioni dell’analogo periodo del precedente esercizio.
L’utile di questo primo semestre bianconero deriva, fondamentalmente, dall’incremento dei ricavi per 64 milioni di euro (+ 74,9%) l’anno; di questi 42,8 provengono dalle tv e sono relativi alla partecipazione alla Uefa Champions League. Buoni risultati anche per i costi operativi, che hanno fatto registrare un aumento contenuto per 10,6 milioni di euro e da altre variazioni nette negative per 7,5 milioni di euro.
Queste ultime includono maggiori ammortamenti dei diritti calciatori (per 1,1 milioni), maggiori accantonamenti netti (per 3,6 milioni), maggiori oneri finanziari netti (per 1,4 milioni) e, infine, minori ammortamenti di altre immobilizzazioni (per 0,4 milioni).
Al 31 dicembre 2012 il club torinese ha un patrimonio netto di 75,7 milioni di euro, in aumento rispetto ai 64,6 dello scorso semestre, che era terminato il 30 giugno del 2012. La variazione, sostanzialmente, è dovuta all’effetto dell’utile registrato in questo primo scorcio del bilancio 2012-2013.
L’indebitamento finanziario netto è salito a 149,6 milioni dai 127,7 milioni del 30 giugno 2012 a causa dei flussi delle attività di investimento (-43,7 milioni), della gestione operativa (+24,8 milioni) nonché dalle altre variazioni nette (-3 milioni).
Per l’esercizio 2012/2013 Juventus prevede un risultato economico negativo, seppur in netto miglioramento rispetto all’esercizio precedente in quanto, a fronte degli effetti economici negativi (ammortamenti e retribuzioni) derivanti dal processo di rinnovamento della rosa della prima squadra, la società beneficia dei ricavi derivanti dalla partecipazione alla Uefa Champions League e di un ulteriore moderato incremento dei ricavi da stadio e da diritti radiotelevisivi. Peraltro, l’andamento sportivo nel finale della stagione potrà ancora avere riflessi, anche significativi, sul risultato dell’esercizio.
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