Piazza Affari cede nel finale, bene lo spread

Pubblicato da: MatteoT - il: 17-04-2013 22:58

La recessione non è ai titoli di coda. Parola, come comunicato ieri, del Fondo Monetario Internazionale. E la conferma di ciò, oggi, è arrivata direttamente da Bankitalia. I dati sul mercato europeo dell’auto ne sono la dimostrazione: 18esimo calo consecutivo delle immatricolazioni e -10,3% nelle vendite. Il Vecchio Continente, quindi, è ben lontano da una ripresa economica e da un riavvio dei consumi.

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In questo contesto si registra anche la considerazione di Jens Weidmann, numero uno della Bundesbank e membro del Consiglio Direttivo della Bce, che afferma che l’istituto di Francoforte guidato da Mario Draghi potrebbe anche decidere di ridurre i tassi di interesse visto che “per la ripresa serviranno dieci anni”.

In questo contesto l’altra notizia da registrare è il differente andamento tra il comparto azionario e quello obbligazionario. Piazza Affari, oggi, perde lo 0,96%, mentre lo spread cala ancora chiudendo a 301 punti base dopo essere stato, a lungo, al di sotto della soglia psicologica dei 300 punti base. Così facendo il decennale italiano, sul secondario, rende poco meno del 4,3%.

Oggi la Germania ha venduto Bund decennali per 3,349 miliardi di euro e il rendimento medio è sceso al minimo storico dell’1,28% dall’1,36% dell’asta di marzo. Nel resto del Vecchio Continente domina il rosso: Londra cede l’1,01%, Francoforte il 2,34% e Parigi il 2,35%.

Particolarmente nervoso l’andamento del Dax, che è crollato improvvisamente a un’ora dall’apertura per poi peggiorare di nuovo sul finale. Come spiega Gabrile Roghi di Invest Bank, “si sono effettivamente diffusi rumor di un downgrade della Germania, ma negli ultimi giorni abbiamo assistito a tanti movimenti ‘strani’ che non è possibile spiegare con quanto emerso finora”.

Stranezze che “sembrano preludere a qualche movimento eclatante dei mercati finanziari: discese così forti sono sintomo di liquidazioni forzate, i cosiddetti ‘margin call’, che potrebbero indicare che qualche grande investitore stia liquidando posizioni, non sappiamo per quale motivo però in un modo molto precipitoso”.

Wall Street, appesantita dalla delusione per i conti di BofA, Yahoo e Intel, è in forte ribasso: alla chiusura dei mercati europei, il Dow Jones perde l’1%, lo S&P l’1,6% e il Nasdaq l’1,9%. In Asia, invece, il listino di Tokyo ha chiuso guadagnando l’1,22% grazie alle perdite dello yen, ma per la prossima seduta si prevedono delle prese di profitto, visto l’apprezzamento della valuta giapponese nella giornata odierna.

Si stabilizza l’oro, dopo il crollo registrato nei giorni scorsi. Le quotazioni del lingotto con consegna immediata sono stabili a 1.383 dollari l’oncia. Nel 2013 le quotazioni dell’oro sono scese del 18%. Dall’inizio di aprile hanno perso il 5%.

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