Mediaset corre in Borsa
Continua il rally di Mediaset in Borsa. A sostenere la galoppata del titolo, in rialzo del 3% durante la mattinata odierna, è arrivato lo studio di Credit Suisse che vede un futuro roseo per il Biscione e che ne consiglia l’acquisto rivedendo al rialzo, da 2,65 a 4,4 euro, il target per le azioni del titolo sul listino milanese di Piazza Affari.
La performance della galassia di Arcore negli ultimi mesi è stata decisamente positiva: a parte una piccola sbandata di poche ore dopo la condanna a sette anni del socio di riferimento nel processo Ruby, Mediaset ha inanellato una catena quasi ininterrotta di balzi in avanti. Dalle elezioni dello scorso febbraio il titolo ha raddoppiato il suo valore (ha toccato il minimo a 1,45 euro a inizio marzo).
Dal minimi del novembre del 2011, quando il titolo ha toccato il fondo a 1,16 euro in seguito alle dimissioni di Silvio Berlusconi da presidente del Consiglio, il saldo è ancor più evidente: + 150%. Piazza Affari da febbraio a oggi si è mossa con il passo del gambero mettendo assieme un modestissimo -4% mentre l’indice europeo del settore media, in cui Mediaset anche oggi ha la maglia rosa, è salito del 3%.
A fregarsi le mani, come ovvio, è la famiglia Berlusconi, ritornata da qualche mese contro ogni previsione pre-elettorale al centro dello scacchiere politico nazionale. Il valore del 40% del Biscione in portafoglio alla Fininvest è cresciuto da febbraio di 700 milioni. Da novembre 2011 il saldo è addirittura positivo per quasi 950 milioni.
A spiegare la performance di Mediaset è anche il report fresco di stampa del Credit Suisse, molto ottimista sul futuro. La caduta della pubblicità sta rallentando – spiega – nel secondo trimestre del 2013 la flessione sarà a una sola cifra dopo il -18,9% per Cologno nei primi tre mesi dell’anno. E poi continuerà a migliorare. In Spagna – grazie a una norma del governo – è svanito il rischio di un ritorno degli spot sulla tv pubblica Tve.
Più, dulcis in fundo, il piano di tagli dei costi varato dalla società di casa Berlusconi marcia in netto anticipo sulla tabella di marcia. Risultato finale: malgrado la corsa degli ultimi mesi, il titolo è valutato “Outperform” (fa meglio del mercato) con un prezzo obiettivo di 4,4 euro, valori che le tv di Arcore non toccavano dal 2010.
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