I rischi derivanti dai fondi sovrani
I fondi sovrani sono così tanto temuti quanto corteggiati. La crisi economica mondiale ha reso tutti i paesi colpiti molto più vulnerabili a scalate e ad Opa ostili.
Le industrie che contano hanno i loro patrimoni quotati in Borsa.
Ma ora che le azioni crollano e valgono assai meno di prima, è molto più facile per chi, come i sei Paesi che fanno parte del Consiglio di Cooperazione del Golfo quali Arabia, Kuwait, Qatar, Bahrein ed Emirati Arabi, investire in attesa dei “rimbalzi”.
I detentori dei cosiddetti “fondi sovrani” potrebbero anche dare un contributo chiave alla ripresa economica internazionale.
Il sottosegretario al Tesoro Usa, Kimmet, ha fatto appello ai sei paesi affinché rimettano in moto l’economia.
Massimo Capuano, Amministratore Delegato di Borsa Italiana a tal proposito ha fatto notare che “a volte i fondi sovrani possoni essere un rischio e bisogna avere molta cautela su un fenomeno che può crescere, senza troppi ostacoli. Fino a qualche tempo fa tutti sarebbero stati molto felici di un investitore così liquido e passivo. I fondi sovrani hanno comprato grandi partecipazioni ma non hanno fatto nessuna azione. Oggi invece sono visti con maggior sospetto perché potrebbero acquistare partecipazioni ampie con una spesa ridotta”. E poi, spiega Capuano, la Borsa non è in grado di ‘filtrare’ il tipo di investitore: “Per noi è individuato solo l’intermediario”.
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