TomTom: frenata sui conti, Borsa a picco
Sarà un 2011 senza crescita quello che si attende il management di TomTom, primo produttore europeo di navigatori satellitari; l’obiettivo è quello di mantenere utili e ricavi in linea con l’anno passato: ma questo annuncio ha provocato un crollo del titolo in Borsa, -10% a poco più di 6,7 euro.
Una cifra lontana anni luce dai valori del 2007 quando le azioni TomTom venivano scambiate a 55 euro: poi il crollo verticale. Prima la crisi finanziaria, poi l’esplosione degli smartphone che hanno messo in ginocchio il mercato dei navigatori satellitari: da Nokia a iPhone tutti offrono ai loro clienti mappe interattive aggiornate in tempo reale, sfruttando i servizi offerti – gratuitamente – da Ovi e Google.
Il mercato ha quindi reagito guardando al futuro, più che ai conti annunciati questa mattina, temendo che il 2011 possa segnare un punto di non ritorno per TomTom. Eppure nell’intero 2010 l’utile netto è cresciuto del 24% a 108 milioni di euro, mentre nel quarto trimestre i profitti sono scesi del 29% a 52 milioni di euro.
Il gruppo però ha già annunciato la propria reazione, spiegando che nel 2011 accelererà lo sviluppo della tecnologia: la società sta, infatti, pianificando di aumentare gli investimenti soprattutto nella ricerca e sviluppo e nelle attività commerciali. Lo scorso anno le spese operativi ammontavano a 558 milioni, in aumento del 9%. Intanto la compagnia ha annunciato una collaborazione con Google e Android oltre che una nuova fornitura per Lancia.
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