Il Giappone in soccorso dell’Europa
Nonostante il declassamento dell’agenzia internazionale di rating, Standard & Poor’s, sul Fondo salva-Stati, il Giappone ha acquistato una quota dell’8% della tranche di bond a 6 mesi emessi nella giornata di martedì. Il controvalore è di un miliardo e mezzo.
Mossa che dovrebbe calmierare ulteriormente il mercato dei titoli di Stato (lo spread sul secondario, nonostante gli interventi delle agenzie di rating, infatti, è in calo). Ma Antonio Tognoli, executive vice president di Integrae Sim e analista finanziario di lungo corso contattato da Affari, spiega: “Le Borse dovrebbero tornare a salire in maniera stabile grazie al rallentamento dello spread. Ma in Europa ci dev’essere unità d’intenti, altrimenti si dà la possibilità alla speculazione di operare e fare guadagni”.
Tognoli fa riferimento alle dichiarazioni del portavoce della cancelliere tedesca Angela Merkel che, in risposta alle dichiarazioni del premier italiano Mario Monti, ha affermato, che “l’Italia. ora, deve operare da sola”, “smorzando il messaggio di unità di intenti – spiega l’esperto – che deve arrivare al mercato”.
“La Francia va per conto suo e pure le banche pensano a sè stesse”, aggiunge a questo riguardo Tognoli secondo cui “a trainare Piazza Affari dovrebbe essere anche la conclusione in maniera positiva dell’aumento di capitale di UniCredit che dovrebbe registrare quasi il 100% delle sottoscrizioni”.
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