Borse in calo per il taglio della crescita in Cina
Le Borse europee iniziano la settimana con il segno negativo sulla scorta del nervosismo attorno allo swap del debito greco e per l’annuncio, fatto stamani, di Pechino che non dovrebbe crescere più del 7,5%: sarebbe il livello più basso dal 2004.
A Milano Piazza Affari ha chiuso in ribasso dello 0,68%, mentre tra gli altri mercati del Vecchio continente Londra cede lo 0,55%, Francoforte lo 0,79% e Parigi lo 0,39%. Tra i titoli di Piazza Affari sono andate male le banche e soprattutto Finmeccanica (-2,91%) col mercato che ragiona su conti, dismissioni e possibili avvicendamenti al vertice del gigante pubblico.
Seduta negativa anche a Wall Street dove il Dow Jones perde lo 0,6%, lo S&P 500 lo 0,7% e il Nasdaq l’1,4%. Le Borse Usa perdono nonostante i dati macroeconomici positivi: l’indice Ism dei servizi a febbraio sale a 57,3 da 56,8 punti, contro una stima per un calo a 56 punti. Bene anche gli ordini industriali a gennaio in calo dell’1%, una discesa inferiore alle attese.
Sul fronte obbligazionario lo spread Btp-Bund è tornato a quota 311, lo stesso livello a cui aveva chiuso la scorsa settimana, dopo aver toccato un picco di 320 punti in mattinata.
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