Argentina: rischio secondo fallimento
La banca americana Citigroup rilascia un commento shoccante: l’Argentina corre nuovamente il rischio di andare in default. Ma qual è il motivo di questa analisi catastrofica?
E questo, per la sentenza di un tribunale degli Stati Uniti, secondo cui il paese dovrebbe pagare gli interessi sui bond legati al default entro il momento in cui effettuerà i pagamenti sui bond cosiddetti ristrutturati.
“La recente decisione contro l’Argentina da parte del giudice Griesa rappresenta un rischio potenzialmente significativo, sebbene la probabilità sia bassa – ha commentato Jeffrey Williams, strategist dei debiti dei paesi emergenti, in un rapporto – Se la decisione non sarà ribaltata da una corte di appello, i pagamenti sugli attuali bond argentini potrebbero essere a rischio”.
Tutto ha inizio quando l’Argentina dichiarò default nel dicembre del 2011, il più grande della storia, del valore di $100 miliardi. Il paese si rifiutò di negoziare con i creditori e impose invece le proprie condizioni. N
el ristrutturare i debiti, il paese fu capace di ridurre i propri debiti del 75%. Tra i creditori dell’economia c’era anche l’hedge fund NML Capital, che all’epoca deteneva bond argentini per un valore di $170 milioni. Il fondo accettò il bond swap imposto dal governo argentino nel 2005 e nel 2010 ma si presentò anche al tribunale chiedendo il pagamento degli interessi sui titoli andati in default.
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