Ti Media: un buco ‘rosso’ sempre più grande
Il rosso di Telecom Italia Media non ha freni; Ti Media paga le svalutazioni su Mtv e Tim Broadcasting e decide di rinviare l’esame del piano industriale al 2014: “Il cda di Ti Media – si legge in una nota – ha approvato gli obiettivi di budget per l’anno 2012 riservandosi di esaminare in successiva riunione i target 2013 e 2014 in corso di approfondimento di concerto con l’azionista di controllo”, Telecom Italia.
Il gruppo, guidato da Giovanni Stella, chiude l’esercizio 2011 con perdite per 83 milioni di euro; rosso in crescita rispetto ai 54,4 milioni di un anno fa. A pesare sull’ultima riga di bilancio sono le svalutazioni per complessivi 56,7 milioni relativi a Mtv e all’operatore di rete Timb: rispettivamente 13,6 e 43,1 milioni.
L’operatore di rete ha registrato anche un calo dei ricavi di circa 22 milioni (in discesa di 11 milioni l’ebitda) a causa del fallimento di Dahlia Tv, principale affittuario della banda. Il calo del fatturato a 238 milioni di euro era già stato annunciato con la comunicazione dei dati preliminari lo scorso 21 febbraio. 2
Per quanto riguarda la raccolta pubblicitaria del primo trimestre 2012 per La7, il gruppo “conferma sostanzialmente il buon andamento dello scorso”. Dopo il +32% dello scorso anno, Stella si attende per La7 “un incremento nel 2012 del 15% della raccolta pubblicitaria. Faremo di tutto per ottenere questi risultati”, ha affermato il manager.
“Credo che l’audience de La7 aumenterà (oggi al 3,9% con un obiettivo oltre il 4,2% per il 2012) e la concessionaria Cairo sta lavorando ottimamente per la raccolta vendendo pubblicità oltre lo share. Gli investitori – ha aggiunto con un calcolo ipotetico e a ritroso partendo dal valore della raccolta – ci attribuiscono uno share del 5 per cento”.
Ti Media prevede inoltre un “ridimensionamento dei ricavi del canale principale di Mtv con conseguente necessità di ristrutturare il canale stesso e di proseguire nel percorso di efficientamento dei costi”. Per Tim Broadcasting il gruppo vede un “incremento dei ricavi e della redditività” in seguito alla già raggiunta piena occupazione di banda digitale dei multiplex e il completamento del processo di digitalizzazione della rete in coerenza con le tempistiche del calendario dello switch off“.
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