Crollano le vendite: Nokia brucia 929 milioni in tre mesi
Il numero uno mondiale nella produzione di telefoni cellulari, Nokia, ha chiuso il primo trimestre del 2012 con una perdita netta di 929 milioni di euro; un rosso doppio rispetto alle attese degli analisti che la stimavano in complessivi 500 milioni.
Le vendite sono state pari a 7,35 miliardi, la perdita operativa di 1,34 miliardi. La perdita accumulata, quindi, equivale ad un rosso di 0,25 euro per azione nel trimestre chiusosi a fine marzo.
“Questo è un periodo di grande transizione per il gruppo – ha commentato il ceo Stephen Elop attraverso un comunicato – in un contesto industriale in profondo e rapido cambiamento”. Lo scorso anno “abbiamo fatto grandi progressi nella nostra nuova strategia – afferma – ma abbiamo dovuto anche confrontarci con una competizione più forte del previsto”.
Sulla scia dei cattivi risultati il gruppo ha annunciato l’uscita, a fine giugno, del responsabile vendite, Colin Giles, e un nuovo taglio ai costi dopo i recenti licenziamenti di quasi 4mila persone annunciati a febbraio 1 che segue gli oltre 10mila lincenziamenti dello scorso anno.
Disastrosi i risultati sulle vendite degli smartphone: scese del 52% a 1,704 miliardi di euro; questo è il costo del ritardo rispetto alla concorrenza degli iPhone di Apple e degli apparecchi che hanno il sistema Android di Google.
Nokia è arrivata solo lo scorso anno con un accordo con Windows per una nuova piattaforma e il lancio in ottobre dei primi apparecchi con il nuovo sistema operativo, il Lumia 800 e il Lumia 710: “Abbiamo superato le aspettative in alcuni mercati – spiega Elop – inclusi gli Usa, ma in altri mercati, tra cui la Gran Bretagna, a causa del difficile momento, la situazione è più difficile“
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