Crisi Fininvest: nessun dividendo per Berlusconi
Continua la crisi del fortino di famiglia di Silvio Berlusconi; per il secondo anno consecutivo, Fininvest, la holding di famiglia alla quale fanno capo Mediaset, Mediolanum e Mondadori non pagherà alcun dividendo ai soci.
Il 2011 è stato chiuso con un utile netto a 7,5 milioni di euro, in caduta libera dopo il precedente + 160 milioni del 2010. Sul risultato consolidato, infatti, pesano le svalutazioni effettuate su determinate attività, fra cui i titoli governativi detenuti da Mediolanum e la partecipazione in Mediobanca.
La decisione è stata presa nonostante l’utile netto civilistico della capogruppo, (quello dal quale viene prelevata la cedola), è apparso in aumento a 105,9 milioni da 87,1 milioni del 2010 (+21,5%).
“Pur a fronte di un utile netto in sensibile incremento, l’assemblea degli azionisti di Fininvest spa – si legge nella nota della holding della famiglia Berlusconi – ha deciso, per il secondo anno consecutivo, di rinunciare al dividendo e di destinare interamente il risultato dell’esercizio 2011 alla voce ‘utili portati a nuovo’: una decisione che conferma il forte impegno verso il gruppo e le sue prospettive di crescita”.
Nel corso dell’esercizio Fininvest, spiega la nota, “si è mossa coerentemente con la strategia adottata per far fronte ad uno scenario così critico. Strategia che prevede una rigorosa e costante politica di contenimento dei costi mantenendo però un’attenzione estrema alla qualità dell’offerta”.
Peggiorata anche la posizione finanziaria netta a fine 2011; l’indebitamento è salito a 2,07 miliardi di euro contro gli 1,35 dell’anno precedente. La variazione, ovviamente, è riconducibile al “temporaneo trasferimento” di liquidità per 564,2 milioni di euro, effettuato in favore della Cir della famiglia De Benedetti per il discusso lodo Mondadori.
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