Dollaro australiano ancora in crisi
Continua la crisi per il dollaro australiano che ha perso lo 0,4% nei confronti del cugino dollaro neozelandese rispetto al livello più basso fatto registrare negli ultimi due anni e mezzo. La giornata di domani sarà caratterizzata dal meeting della banca centrale australiana, ma le voci hanno espresso dei pareri non proprio entusiasmanti.
L’Aussie, nome con cui è conosciuta la valuta, ha fatto registrare diversi rallentamenti nei confronti del dollaro americano, visto che la maggior parte dei traders ha previsto il taglio del principale interesse da parte del governatore della Reserve Bank of Australia, Glenn Stevens.
A differenza dell’Aussie, il Kiwi ha guadagnato terreno ieri nei confronti dello yne, dopo che un rapporto economico ha evidenziato l’accelerazione piuttosto rapida delle industrie nazionali attive nel settore dei servizi.
La domanda relativa alle due valute del Sud Pacifico, comunque, è stata sostenuta dalla debole crescita delle vendite al dettaglio durante la festività del Nuovo Anno cinese. Il trend negativo del dollaro australiano dura ormai dallo scorso mese di gennaio, anche perché l’economia nazionale è piuttosto declinante.
Uno dei principali problemi economici che deve affrontare il governo di Canberra è rappresentato senza dubbio dall’inflazione, le cui previsioni non sono incoraggianti; la politica monetaria va senza dubbio rivista ed è più che mai necessario sostenere la domanda interna. Il tasso di interesse a cui si è fatto riferimento in precedenza è stato mantenuto fermo al 3% circa due settimane fa.
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato con guide e iniziative esclusive per gli iscritti!