Forex trading: l’importanza di prezzo e volume
Molti traders, soprattutto i neofiti che si affacciano per le prime volte sul mercato del Forex, di Cfd e materie prime, ritengono che l’unico modo per approcciare con il mercato e per analizzare le sue conformazioni e le sue tendenze sia quello di utilizzare indicatori ed oscillatori; ovviamente non è così e, anche i novelli del mestiere, dopo poco tempo lo imparano.
Sicuramente indicatori come le medie mobili e le bollinger bands e oscillatori come lo stocastico e l’RSI sono di fondamentale importanza durante le prime giornate di contrattazioni, da fare con un conto demo per non gettare i propri soldi, ma ben presto si scoprono tutti gli svantaggi ed i falsi segnali che questi indicatori matematico-statistici comportano.
Ecco allora che si passa ad un nuovo modo di trading; la conoscenza più approfondita del mercato, la passione e la voglia di realizzare profitti spinge molti ad andare ad analizzare altri due strumenti, più netti e chiari: prezzo e volume.
Qui l’analisi diventa solida e nitida. Il motivo è presto detto: tutti gli indicatori sono una funzione del prezzo del mercato stesso e, quindi, il loro andamento è direttamente collegato ad esso. Questi, infatti, si calcolano proprio sulla base dell’andamento del mercato, attraverso delle formule specifiche.
Quando si passa ad analizzare il prezzo, però, è necessario utilizzare i grafici candlestick. Nati diversi secoli fa in Giappone, queste candele ci restituiscono in un solo colpo d’occhio importanti informazioni: apertura e chiusura del timeframe di riferimento, ma anche minimo e massimo raggiunto; ci dicono come si sono comportati compratori e venditori e quanta volatilità è emersa nella seduta; senza tralasciare l’aspetto legato al trend in corso.
Il prezzo, in questo contesto, viene analizzato tramite l’osservazione delle linee di tendenza (le trendline) che vengono costruite su massimi e minimi e che ci dicono se siamo in presenza di up o down-trend fornendoci poi importanti livelli di supporti o di resistenze sia statiche che dinamiche. Queste “quote” sono di fondamentale importanza perchè riflettono punti in cui il mercato si è scontrato più volte.
Il secondo strumento da analizzare, invece, fa riferimento al volume; da qui possono scaturire molte supposizioni ed analisi: se una grossa fetta di investitori punta su quel titolo probabilmente ci saranno molti più compratori che venditori, supposizioni che ci tornano utili soprattutto quando il prezzo supera resistenze o supporti.
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