Strumenti per investire nelle materie prime
Il mercato delle materie prime è uno dei mercati maggiormente ricercati da parte dei trader in quanto è fortemente speculativo e permette una maggiore diversificazione del proprio portafoglio. Imparerete come investire nelle materie prime attraverso gli EFT, ETC, CFD e Futures
Considerare il mercato delle materie prime tra il ventaglio dei propri investimenti permette di conseguire una buona diversificazione del portafoglio: investire nelle materie prime, d’altronde, si presenta come una tipologia di investimento fortemente speculativo.
Diversificare e proteggere il capitale da pressioni inflazionistiche sono obiettivi fondamentali per la costruzione di un buon portafoglio e l’investimento in materie prime assicura proprio questo. Il mercato delle materie prime è dunque un impiego da valutare, grazie anche alla bassa correlazione di questi elementi con le tradizionali asset di mercato (quali azioni e obbligazioni) e per la loro strutturale rivalutazione in fase di incremento generale dei prezzi.
Investire nelle materie prime risulta quindi essere un’ottima scelta in caso vogliate diversificare il vostro portafoglio di investimenti e diminuire il relativo rischio. Tra la maggior parte dei trader e investitori medio-piccoli raramente si parla di investimento in materie prime.
Eppure, spesso, i trader alle prime armi non conoscono nemmeno questa tipologia di investimento, poiché molti di essi considerano questa forma di trading ostica o, magari, superata rispetto ad altre asset class più recenti come le criptovalute. Dopotutto, la maggior parte degli scambi finanziari avvengono in borsa tramite i titoli azionari e nel mercato del Forex che muove quotidianamente bilioni e bilioni di dollari…
Qualsiasi sia il tuo approccio di trading, non essere a conoscenza di questa forma di investimento non è comunque una cosa positiva: è infatti sempre bene valutare tutte le differenti scelte possibili, per poi poter decidere in seguito quale risulti essere la migliore.
Ecco perché abbiamo deciso di dedicare questo articolo all’investire in materie prime. Andremo a spiegare come sia possibile per un investitore privato investire nelle materie prime, i pro e i contro, così come i rischi collegati a questa forma di investimento. Solo dopo una lettura attenta, saprete se il mondo delle materie prima fa per voi ed il vostro portafoglio di investimenti.
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Investire nelle materie prime
Diamo per scontato che tutti i nostri lettori sappiano cosa si intende per materie prime: si tratta di materiali fondamentali per l’economia globale ma anche per la stessa sussistenza del genere umano.
Le materie prime sono di vitale importanza, perché vengono spesso lavorate per poi tornare utili in differenti settori industriali. Ogni tipo di materia prima ha una sua utilità ed un suo processo industriale collegato.
Giusto per darvi un esempio, questa è una lista delle materie prime più importanti al mondo:
- Oro;
- Argento;
- Platino;
- Alluminio;
- Zinco;
- Nickel;
- Petrolio;
- Legno;
- Cotone;
- Grano;
- Carne;
- Caffè;
- Mais;
- Zucchero.
Sebbene siano molte altre le materie prime che vengono scambiate in tutto il mondo, questa è la lista di quelle principali, ovvero quelle che gli investitori ed i trader scelgono per operare nei mercati.
C’è da notare che alcune materie prime vengono scambiate solamente in certe piazze e mercati azionari: ciò significa che una materia prima scambiata in India, potrebbe non essere disponibile negli Stati Uniti. Molto dipende dalle materie prime che vengono prodotte dalla nazione stessa, ma anche dalle materie prime che vengono importate nella nazione.
Chiariamo subito che quando parliamo di investire nelle materie prime non significa per forza di cose investire “fisicamente” nelle materie prime. Ai trader più inesperti, così come a tutti coloro che non conoscono i mercati finanziari, dire la frase “investire nelle materie prime” può far pensare all’acquisto vero e proprio delle materie prime.
Bisogna specificare che è effettivamente possibile fare ciò: vi sono anche investitori, specie istituzionali, che investono in materie prime comprandole fisicamente, con un’opzione che è peraltro riservata anche ad investitori privati di minori dimensioni.
Giusto per fare un esempio è possibile investire nell’oro, argento o anche in diamanti, tramite l’opzione “al portatore”. In poche parole, si comprano (di solito dalla propria banca, se ha tale opzione di investimento) monete d’oro (per esempio) “fisicamente”: ovvero vi verranno consegnate sul serio il numero di monete d’oro che avete comprato. Spesso questo tipo di investimento viene fatto anche con i diamanti. Per le tasche più “larghe” invece si punta al comprare lingotti d’oro (proseguendo con il nostro esempio).
Ovviamente, un investimento del genere prevede un costo non indifferente: se uno compra dei lingotti, deve avere un posto dove tenerli. Di solito in banca o in istituti appositi (di certo non sotto il letto!). Ciò significa che bisognerà pagare delle commissioni annuali per l’alloggio e protezione dei lingotti.
Oggigiorno vi sono differenti metodi per investire nelle materie prime, nei quali non bisogna comprare “fisicamente” la materia prima su cui si vuole investire, andando ad abbattere così i costi relativi al trading di materie prime.
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Metodi per investire nelle materie prime
Come avete appena letto, vi sono differenti metodi per investire nelle materie prime. Metodi che spesso vanno a semplificare di molto l’intero procedimento. Indipendentemente dal metodo che potrete scegliere per investire nelle materie prime, non potete di certo buttarvi in un qualsiasi tipo di investimento senza conoscerne il mercato. Senza conoscere le meccaniche che operano dietro le variazioni di prezzo, dietro la domanda ed offerta, e così via.
A fine articolo, una volta che abbiamo elencato tutti i metodi per investire nelle materie prime, troverete un paragrafo proprio dedicato al mercato delle materie prime e alle logiche che si celano dietro l’investimento nelle materie prime.
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Contratti Future
Investire nelle materie prima tramite contratti future è sicuramente una delle scelte più utilizzate dai trader di materie prime. Utilizzando i contratti future infatti, non andrete mai a possedere fisicamente le materie prime su cui andrete ad investire. Un contratto future non è altro che un accordo per comprare o vendere, in futuro ad una specifica data, una certa quantità di una materia prima ad un prezzo fissato nel momento dell’accordo.
I contratti future sono disponibili di solito sulla maggior parte delle materie prime, specialmente su quelle più scambiate (oro, petrolio, grano, mais, caffè, zucchero).
La maggior parte degli investitori che opera nel mercato dei future delle materie prima è composta da investitori istituzionali, che lavorano nel campo delle materie prime. Un’altra grossa fetta di investitori decidono di utilizzare i contratti future per fare hedging, cioè per minimizzare il rischio di altre posizioni aperte.
Mentre la maggior parte di investitori medio-piccoli sono considerati speculatori, perché comprano e vendono contratti future sulle materie prime solamente per un guadagno dovuto alla variazione di prezzo della materia prima.
La maggior parte dei broker permette ai propri clienti di investire nelle materie prime tramite contratti future. In tal caso, c’è da specificare che alcuni broker offrono anche il servizio di leva finanziaria. Significa che vi permettono di muovere un capitale maggiore di quello realmente posseduto. Ma solamente perché è il broker stesso che vi presta i soldi necessari alle vostre operazioni. In caso decidiate quindi di utilizzare la leva e quindi un account con margine, ricordatevi che dovete sempre avere un capitale sufficiente depositato nel vostro account per evitare una margin call (che potrebbe portare alla chiusura del vostro contratto future in anticipo).
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Titoli Azionari
Un’altra opzione disponibile per tutti gli investitori che vogliono operare nel mercato delle materie prime, è quello di investire nel mercato azionario.
Più specificatamente, investire nei titoli azionari delle società e compagnie legate al mondo delle materie prime. In tal modo si andrà ad investire sulle società che lavorano una certa materia prima. Questo tipo di investimento nelle materie prime, è differenti dai contratti future.
In questo caso infatti, investire nelle società legate ad una materia prima può avere delle differenze notevoli. Spesso il prezzo di un titolo azionario di una società operante nel settore delle materie prime può subire variazioni e oscillazioni dovute a fattori esterni ed economici. Quindi a fattori non sempre collegati al commercio di materie prime, a cui si deve comunque porre attenzione.
Un fattore positivo però, è che le informazioni finanziarie relative alle società quotate in borsa possono essere facilmente trovate ed analizzate. Ciò può aiutare un trader a prendere le proprie decisioni in maniera informata.
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Opzioni Binarie
Un altro metodo per investire nelle materie prime sono le opzioni binarie, strumento finanziario che sta prendendo sempre più piede tra i trader, specialmente tra i trader alle prime armi.
Le opzioni binarie sono infatti uno strumento finanziario facilissimo da spiegare e da comprendere. Grazie alle opzioni binarie è possibile investire su quasi tutti i tipi di asset esistenti, tra cui anche le materie prime.
Investire con le opzioni binarie può essere la scelta giusta per i trader alle prime armi e per chi non ha grosse somme da investire. Ma può essere anche un’ottima idea per prendere la mano con il trading di materie prime.
Anche in questo caso, non si andrà mai a possedere realmente le materie prime su cui si investirà. Infatti le opzioni binarie sono utilizzate per speculare sull’andamento del prezzo delle materie prime. Se desiderate saperne di più riguardo alle opzioni binarie, potete dare un’occhiata alla nostra pagina dedicata agli investimenti con le opzioni binarie qui su e-investimenti.
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ETC: Exchange Trader Commodities e Exchange Traded Funds
Gli strumenti attraverso i quali è possibile investire in materie prime, incluse tra le definizioni di commodities, sono i futures, opzioni ETC, fondi comuni e azioni.
Ma gli strumenti maggiormente adoperati sono gli EFT Exchange Traded Funds. Ovvero fondi di investimento che seguono l’andamento di un determinato indice, e si occupano di investimenti in obbligazioni, azioni e materie prime. Nel caso di investimento in materie prime si usa la denominazione Exchange Traded Commodities ETC.
Con l’avvento degli strumenti ETC, strumenti simili ad azioni sotto il profilo operativo, si evitano le necessità richieste dalla gestione dei futures. Infatti le attività relative alla contrattazione di materie prime sono incorporate nell’ETC stesso.
La prima quotazione di etc è del 2003 e nel mercato italiano nel 2007, con il mercato EFT Plus di Borsa Italiana, in cui è stato predisposto un apposito segmento di quotazione per gli ETC. Gli ETC pur essendo strumenti complessi presentano flessibilità di utilizzo e semplicità di gestione. Hanno caratteristiche che consentono un accesso agevole alla trattazione di materie prime, perché richiedono basse spese di gestione, assenza di una scadenza, ed il lotto minimo è pari ad un solo ETC.
Gli ETC sono strumenti finanziari emessi da una società veicolo, a fronte di un investimento diretto dell’emittente in materie prime o derivati su materie prime. Il prezzo degli ETC è quindi legato all’andamento sottostante delle performance della materia e degli indici cui fanno riferimento. Sono strumenti negoziati in borsa e dato che seguono le performance del loro punto di riferimento, allora gli ECT rientrano tra gli strumenti passivi.
Gli ETC sono valutati non solo in riferimento alle materie prime, ma anche ai loro indici, sotto-indici e indici forward. In tal modo chi vuole investire può diversificare il portafoglio secondo la propria propensione al rischio. Investire nelle materie prime permette di restare al riparo dalle pressioni inflazionistiche, migliorare il rapporto tra rischio e rendimento e l’efficienza del portafoglio per la bassa correlazione con il mercato azionario.
Considerando che la maggior parte delle materie prime è trattata in dollari, allora il valore dell’investimento può subire l’influenza delle oscillazione del cambio eur/usd, esclusi però gli ETC emessi con copertura del rischio di cambio.
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Il mercato delle materie prime
A differenza del classico mercato azionario ed obbligazionario, che genera rispettivamente dividendi e cedole, nel mercato delle materie prime il provento generabile è dato dalla loro vendita, è per questo necessario comprendere la dinamica del mercato delle materie prime a partire da quali sono i principali produttori, quale è il reale utilizzo della materia scelta, quali sono i paesi produttori. Tutti elementi che forniscono informazioni di contesto in cui valutare l’efficienza di un investimento in materie prime.
- I fattori economici e politici sono variabili da monitorare attentamente quando si sceglie di investire in commodities, non si tratta solo di indici che salgono e scendono, perché sono strumenti con un andamento potenzialmente molto volatile, non è da considerare che la loro contrattazione offra rapidi guadagni ma sono asset che gestiti da professionisti possono sostenere gli investimenti con un occhio attento alla diversificazione e alla propensione al rischio medio. Inoltre, la stabilità politica ed economica di un paese può influenzare sul prezzo della materia prima. Sono da tenere sotto controllo i paesi principali produttori della materia prima su cui si vuole investire.
- I fattori ambientali e climatici devono essere considerati, specialmente se si decide di fare trading con materie prime la cui produzione può essere rallentata da fattori ambientali. Degli esempi banali possono essere le materie prime come zucchero, grano, mais e caffè, la cui produzione dipende fortemente dai fattori climatici che possono colpire i paesi dove vengono maggiormente prodotte.
- Altro fattore da controllare sono le società e compagnie che operano nel mercato delle materie prime. Se una società leader nel campo di una materia prima, come per esempio il petrolio, va incontro ad uno scandalo finanziario o i suoi stabilimenti subiscono dei danni (quindi il processo produttivo viene rallentato), il prezzo della suddetta materia prima può subire delle conseguenze e delle variazioni.
- Quando si investe nelle materie prime, bisogna sempre saper leggere un grafico di trading online così come saper utilizzare l’analisi tecnica.
Se non sapete utilizzare i grafici di trading online, vi rimandiamo al nostro articolo qui su e-investimenti dedicato proprio alla spiegazione ed utilizzo dei più importanti grafici per il trading online.
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