Foex: l’analisi della settimana
Le preoccupazioni dei banchieri centrali sono tutte rivolte al continuo rialzo dei prezzi; i 10 governatori più potenti dell’occidente si sono riuniti oggi a Basilea presso la Banca dei regolamenti internazionali discutendo per lo più del pericolo inflazione.
Jean-Claude Trichet, presidente della Bce, si è fatto portavoce delle loro istanze dichiarado come l’obiettivo da perseguire assolutamente sia quello di tenere sotto controllo i prezzi evitando in qualsiasi modo delle spinte inflazionistiche.
Nonostante questo fronte comune, le politiche economiche delle diverse Banche Centrali potrebbero prendere strade differenti. Se la Bce ha annunciato un aumento dei tassi di riferimento, così non è stato per BoE e Fed che hanno questa idea ma non nell’immediato; la Federal Reserve potrebbe attendere metà 2012, ovvero fra 15 mesi.
Per questo un alto dirigente della Fed, Roger Fisher, ha aperto oggi un dibattito: se sia il caso, o meno, di fermare il programma di allentamento quantitativo (QE2) da 600 miliardi prima che sia troppo tardi per rallentare i prezzi. Per questo è possibile uno stop anticipato rispetto al previsto (fine giugno).
Insomma l’inflazione, come molti economisti avevano previsto nel 2008, è diventato il “quarto mostro” nel videogame della crisi mondiale, per dirla come il ministro italiano Giulio Tremonti
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