Usa: i costi energetici rallentano il Pil
In base alla prima lettura diffusa oggi dal Dipartimento del Commercio, il prodotto interno lordo degli Stati Uniti segna, nel primo trimestre 2011, un tasso di crescita pari all’1,8%; tasso inferiore alle attese degli economisti che erano intorno al 2% ed ancora peggiore rispetto al 3,1% fatto registrare negli ultimi tre mesi del 2010.
Sono soprattutto i rialzi dei prezzi, in particolare quelli di energia e generi alimentari, a far frenare l’economia Usa; le spese per i consumi, che rappresentano circa il 70% del Pil sono aumentate del 2,7%, meno del 4% registrato nell’ultimo trimestre 2010.
In frenata anche gli investimenti aziendali, che tra gennaio e marzo sono cresciuti dell’1,8% contro il +7,7% del periodo precedente. Da registrare infine la contrazione del 7,9% delle spese federali, la maggiore degli ultimi dieci anni, in netta accelerazione rispetto alla flessione di appena lo 0,3% registrata nel quarto trimestre 2010.
Ieri la Federal Reserve aveva preannunciato il rallentamento dell’economia nel primo trimestre e anche che la crescita sarebbe proseguita a un ritmo moderato, rivedendo così al ribasso le previsioni per il 2011 a +3,1-3,3% dal +3,4-3,9% stimato a gennaio.
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato con guide e iniziative esclusive per gli iscritti!
Lascia un Commento