Zona euro: rischio ancora presente
L’uccisione, da parte delle forze speciali Usa, ha fatto muovere i mercati; nonostante questo c’è sempre un certo grado di rischio che continua a gravare, dato che la situazione europea del debito sovrano e l’effetto dei singoli piani di salvataggio non sono ancora risolti.
Il bail-out della Grecia sta per essere rinegoziato; il ministro delle finanze ellenico propone un giro di vite sull’evasione fiscale del proprio Paese in cambio di una proroga sui 98 miliardi di dollari di obbligazioni a 7 anni; nel futuro dell’euro un ruolo chiave può essere svolto, poi, da uno stato periferico: la Finlandia.
Il partito nazionalista ‘True Finns‘, che è arrivato terzo nelle recenti elezioni in Finlandia, guadagna una quota di potere e sta valutando le proposte della BCE per il bail-out del Portogallo.
Per quanto riguarda gli indicatori fondamentali della zona euro, nel corso degli ultime sedute, l’Irlanda ha abbassato le sue previsioni di crescita del PIL per il 2011, da 1,7% a 0,7% , la Spagna ha annunciato che il suo tasso di disoccupazione ha superato il 21%, mentre il valore delle vendite al dettaglio spagnole hanno dimostrato il più grande calo da due anni.
Tenendo tutto questo in considerazione, sembra improbabile che la BCE prenderà in considerazione un nuovo aumento del tasso di interesse durante la prossima riunione di giovedì.
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