Grecia fuori dall’euro: cosa succederebbe?
Appare piuttosto evidente che, qualora la Grecia subisca un ulteriore contraccolpo, gli Stati membri dell’UE interverranno per salvare il paese ellenico; il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet ha descritto la possibilità di rinunciare all’Euro come assurda.
Sono molte le parti interessate che pensano che la notizia lanciata dal settimanale tedesco Der Spiegel, che la Grecia starebbe valutando se uscire dalla moneta unica, non sia vera; ecco i principali motivi:
– I principali creditori della Grecia, oltre che del Portogallo e della Spagna sono proprie le banche europee; quest’ultime non possono permettersi di perdere nemmeno una piccola parte del debito che ammonta a 1.300 miliardi di dollari.
– L’uscita dall’euro provocherebbe solo un ulteriore aumento dell’inflazione e quindi una conseguente riduzione della qualità della vita, argomento molto sentito in Grecia per le loro abitudini di consumo.
– L’uscita dall’euro provocherebbe anche la chiusura di alcuni mercati commerciali.
D’altra parte c’è però chi esulta analizzando la situazione della Grecia:
– Danimarca e Regno Unito, vedendo cosa sta accadendo finanziariamente alla Grecia, si stanno leccando i baffi per la decisione di non entrare a far parte della moneta unica.
– Il 49% degli olandesi vorrebbe tornare alla propria valuta nazionale, il fiorino, dimostrando come la coesione monetaria non sia così recepita all’interno degli stati membri; stesso discorso in Germania.
– Uscire dalla zona euro provocherebbe una svalutazione si, ma che avrebbe esiti favorevoli nella crescita delle esportazioni e nel rafforzamento della competitività.
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