Intervento giapponese dietro l’angolo?
Lo yen giapponese continua ad aumentare di valore; e con questo trend, i guadagni delle società giapponesi stanno diminuendo di molto a dispetto dell’incremento delle esportazioni che diventano sempre più costose.
La Bank of Japan (BoJ) sta accusando la “politica dei tassi estesi” della Federal Reserver USA a causa dell’attacco di pressione speculativa sullo Yen. Sfortunatamente, le azioni della Banca Centrale sono simili a un aereo che cerca di volare sbattendo le ali invece di planare; anche se ciò rallenta forse la discesa è destinato comunque un atterraggio disastroso.
La BoJ è soggetta alla crescente pressione ad agire, nonostante l’ultimo intervento di ottobre 2011 ha sfruttato ben 100 miliardi di dollari. Il Giappone non è in una situazione simile all’Europa per quanto riguarda il debito, in quanto la maggior parte dei titoli di Stato sono detenuti localmente da cittadini e banche, a differenza dai colleghi europei che fanno largamente affidamento sul finanziamento straniero. Tuttavia, con un rapporto debito/PIL del 200%, i politicanti e banchieri giapponesi stanno avvertendo il peso.
Mentre la coppia USDJPY avanza rapidamente verso il livello di supporto di 76 saremo in attesa di voci dalla BoJ intese a spaventare gli operatori più deboli, in quanto storicamente abbiamo visto che la minaccia di un’azione ha più effetto dell’azione stessa.
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