BTP e panic selling: è questo il momento giusto per comprare titoli di Stato?
In un contento di panic selling e di grande incertezza sul futuro è davvero conveniente comprare BTP? O è meglio tenersi alla larga?
Come abbiamo potuto vedere nel corso degli ultimi giorni, la manovra finanziaria e il mancato rispetto di alcune regole imposte a livello comunitario ha scatenato un’ondata di panic selling tra gli investitori, poi parzialmente rientrata. L’effetto si è fatto sentire anche sui titoli di Stato, i BTP, con molti investitori che hanno scelto di disfarsi di questa obbligazione statale sul proprio portafoglio, nella riflessione che forse il rendimento attuale dei titoli pubblici tricolori non compensi adeguatamente il rischio finanziario.
Ripercorrendo brevemente quanto accaduto, possiamo dunque rammentare come a margine delle prime notizie sulla manovra lo spread (cioè, il differenziale di rendimento tra i titoli italiani e quelli tedeschi, equivalenti), sia rapidamente risalito, facendo lievitare il guadagno pagato dal titolo italiano decennale fino al 3,25%, al record da maggio 2014.
Ad innescare la già rammentata ondata di vendite sono stati principalmente i timori sulla tenuta dei conti pubblici, e il conseguente scontro sui numeri con la Commissione Europea. A ciò si aggiunga il paventato (possibile o probabile?) declassamento del debito italiano da parte delle agenzie di rating, che dovranno esprimersi nelle prossime settimane.
A dimostrazione di tale acuirsi delle tensioni, si noti inoltre come i derivati sul credito (i c.d. CDS – Credit Default Swap), che misurano il costo richiesto dagli operatori per potersi assicurare contro il default del Paese, siano cresciuti rapidamente verso l’alto, giungendo ai massimi dell’anno, e oltre mezzo punto percentuale in più rispetto, ad esempio, ai titoli sudafricani.
Insomma, traendo le conclusioni di quanto sopra: l’Italia è percepita come un Paese a crescente rischio, e il futuro sembra essere piuttosto nebuloso, oltre che reso ancora più complesso dalla fine del quantitative easing della BCE e, dunque, del supporto da parte della Banca centrale europea ai nostri titoli di Stato.
Conviene comprare BTP ora?
Ma conviene comprare BTP ora, andando quindi contro un sentimento comune di mercato? Naturalmente, non esiste una risposa valida per tutti, considerato che la scelta di comprare oggi un BTP, o meno, dipenderà innanzitutto dal proprio portafoglio finanziario, dalla propria strategia, dal rischio tollerato, e così via.
A ciò si deve naturalmente integrare un’altra riflessione: fermo restando che è lontanissima l’ipotesi in cui l’Italia non sia in grado di onorare i debiti contratti con le emissioni dei BTP, occorrerà comprendere se il rendimento atteso da questi titoli sia più o meno competitivo rispetto ad altre forme di investimento come le azioni. E, proprio in tal frangente, i BTP potrebbero prestare il fianco, soprattutto in un’ottica di lungo termine.
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