Cos’è la Gestione del portafoglio? Definizione
Quando si parla di investimenti si deve fare riferimento anche alla possibilità di gestire il proprio portafoglio.
La gestione del portafoglio è considerata come la gestione su base discrezionale e individualizzata dei portafogli d’investimento che includono uno o più strumenti finanziari all’interno di uno specifico ambito determinato da un mandato conferito dal cliente.
Il cliente, dunque, si avvale della professionalità e delle competenze delle SGR che, sulla base del mandato conferito, provvedono alla gestione ( in modo discrezionale) del portafoglio d’investimento con il fine di incrementarne il valore nel corso del tempo.
La gestione del portafoglio è inoltre personalizzata ed è condotta sulla base delle esigenze manifestate dai clienti, in modo da perseguire gli obiettivi d’investimento prefissati. D’altra parte, dalla natura personalizzata della gestione, deriva anche la facoltà per i clienti di impartire delle istruzioni vincolanti in ordine a delle operazioni da compiere. Le società devono poi provvedere alla loro esecuzione.
La rappresentanza per l’esercizio dei diritti di voto inerenti agli strumenti finanziari in gestione, può essere conferita alla SGR tramite una procura, rilasciata per iscritto e per ogni singola assemblea, nel rispetto dei limiti e secondo le modalità stabilite con regolamento da parte del Ministro dell’economia e delle finanze, una volta sentite la Banca d’Italia e la Consob.
Prima ancora dello svolgimento del servizio, le SGR forniscono le informazioni necessarie al fine di adottare una decisione pienamente consapevole sull’opportunità di rivolgersi o meno ad esse.
Le SGR forniscono tutti i dati che le riguardano direttamente come nome, indirizzo e recapiti e comunicano altre informazioni il cui contenuto può riguardare il servizio offerto, gli strumenti finanziari interessati, i costi e gli oneri e la classificazione del cliente. Sono queste che forniscono il servizio di gestione del portafoglio clienti al dettaglio sulla base di un contratto scritto.
Il Regolamento Intermediari definisce poi il contenuto minimo che il contratto deve avere. All’interno di questo devono essere indicate:
- Caratteristiche del servizio;
- Periodo di efficacia;
- Modalità di rinnovo del contratto;
- Modalità attraverso le quali il cliente può impartire istruzioni;
- Remunerazioni spettanti alle SGR;
- Tipologia di strumenti finanziari che possono essere inclusi nel portafoglio del cliente;
- Operazioni che possono essere realizzate;
- Obbiettivi della gestione.
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Gestione di Portafogli: definizione

Gestione del portafoglio;: come fare?
Si definisce Gestione di portafogli la gestione, su base discrezionale e personalizzata dei portafogli che includono uno o più strumenti finanziari, all’interno di un mandato conferito dai clienti alla società o banca.
Tutti i clienti possono avvalersi della professionalità e delle competenze della Società che, nell’ambito del mandato loro conferito, devono provvedere a gestire (in modo discrezionale) tutti i portafogli con il fine ultimo di incrementarne il valore nel corso del tempo.
La gestione come abbiamo più volte detto è personalizzata e viene condotta sulla base delle esigenze che sono state manifestate dai clienti. Il cliente si pone come scopo quello di perseguire degli obiettivi di investimento.
L’attività di gestione e la struttura di portafoglio sono anche disciplinati dal contratto stipulato tra il cliente e la Società. Essendo tale la prestazione del servizio di Gestione di portafogli deve essere inquadrata nell’ambito della scelta della Società che si impone come scopo quello di ampliare il target della clientela, scegliendo i soggetti che rientrano in una delle seguenti categorie:
- Soggetti che per natura preferiscono conferire una delega di gestione dei propri risparmi e lo fanno sulla base del profilo di rischio preventivamente concordato;
- Soggetti che detenendo un patrimonio inferiore a 100.000 euro, vogliono usufruire di un servizio personalizzato che sia professionale e non vogliono affidarsi alla gestione collettiva;
- Operatori istituzionali come Casse, Fondazioni, ecc., che vogliono gestire cospicui patrimoni.
Lo scopo della Società è sempre quello di ottimizzare il servizio di consulenza. Lo fanno offrendo la possibilità alla clientela che detengono un patrimonio inferiore ai 250.000 euro di scegliere in alternativa il servizio di Gestione patrimoniale, che è caratterizzato dall’applicazione della stessa metodologia di investimento adottata per la prestazione del servizio di Consulenza.
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Gestioni personalizzate del portafoglio

Gestione del portafoglio personalizzata
Le gestioni del portafoglio personalizzate sono dei servizi che si rivolgono a chi desidera un portafoglio altamente personalizzato e come tale coerente con le aspettative di rendimento.
Le società di gestione risparmio (Sgr) al momento si occupano non solo della gestione personalizzata di portafoglio ma anche della gestione collettiva di portafoglio. Esse sono state previste dal D. Lgs. 58 del 1998 e come tale rappresentano una nuova figura di gestore ed intermediario finanziario.
Oltre alle Sgr, questo esercizio professionale di servizio inerente all’investimento nei confronti del pubblico può anche essere svolto dalle S.I.M., ovvero da imprese di investimento comunitarie e dalle imprese di investimento extracomunitarie.
Le gestioni personalizzate del portafoglio si sostanziano per un investimento personalizzato a gestione fiduciaria. Il capitale che viene conferito dal soggetto investitore non confluisce in un fondo comune, ma viene gestito in modo separato rispetto al capitale di tutti gli altri investitori.
Si ricorda anche che le gestioni personalizzate sono concepite in modo che le istruzioni del cliente siano strettamente vincolanti e come tale non possano essere contratte per suo conto obbligazioni che lo impegnino oltre il patrimonio investito.
Infine, una gestione collettiva del portafoglio comporta una confluenza di tutti i capitali degli investitori all’interno di un unico fondo (gestione accentrata) ed offre l’opportunità di investimento scelta dal gestore nel rispetto delle regole generali di comportamento dettate da CONSOB e dalla Banca d’Italia.
Sono considerate forme di gestione collettiva anche i fondi comuni di investimento e le società di investimento a capitale variabile (SICAV).
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Cosa prevede il testo unico?
Il Testo Unico n. 58 del 1998 prevede un’unica disciplina inerente sia la gestione personalizzata sia anche quella collettiva, tranne le differenze imposte dalle singole tipologie di gestione. Sono anche gli intermediari abilitati ad essere assoggettati alle stesse regole.
In merito al contratto delle gestioni personalizzata di patrimoni mobiliari, l’elemento caratterizzante è la finalità di valorizzazione di un determinato patrimonio. Questo lo si realizza mediante il compimento di una serie di atti unitariamente che si rivolgono al conseguimento di un risultato utile dell’attività di investimento e disinvestimento in valori mobiliari.
Gestione del portafoglio: obblighi dell’impresa
L’impresa che si occupa delle gestioni personalizzata del portafoglio deve adempiere a determinati obblighi, come quelli di seguito riportati:
- Comportarsi con:
- Diligenza;
- Correttezza;
- Trasparenza, nell’interesse dei clienti e anche per l’integrità del mercato;
- Investire al meglio il patrimonio del cliente;
- Razionalizzare le scelte delle gestioni personalizzate;
- Operare al fine di contenere i costi a carico dell’investitore;
- Ottimizzare il risultato di gestione in relazione al livello di rischio prescelto dal risparmiatore;
- Attenersi ed eseguire istruzioni specifiche imposte dal cliente proprietario dei titoli affidati in gestione.
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