Investimenti immobiliari italiani: rendimenti migliori dei BOND
Investire in immobili italiani potrebbe essere di gran lunga un investimento redditizio, se confrontato con gli investimenti in bond. Ad oggi, però, si registra un rialzo dei rendimenti; allo stesso tempo si registra un rialzo dei tassi dei prezzati dai titoli di Stato italiani.
Molti però preferiscono l’investimento immobiliare, in quanto questo è considerato come un investimento redditizio. Allo stesso tempo, si consideri che il mattone è un tipo di investimento molto illiquido.

Conviene investire in immobili?
Conviene investire in immobili o in titoli di Stato?
Purtroppo tutto dipende dalla propensione al rischio che l’investitore ha. Non è semplice prendere questa decisione, come non è semplice avere una risposta chiara e concreta sulla base dei dati in nostro possesso. Possiamo dire che fino allo scorso anno i rendimenti dei titoli di stato erano inferiori allo zero. Questo vuol dire che non si guadagnava nulla.
Oggi, dopo oltre 10 anni, finalmente si ottengono dei discreti risultati. Infatti, i prezzi di vendita e affitto delle diverse tipologie immobiliari ha fatto registrare un incremento dei dati, se confrontati con quelli dello stesso periodo di un anno fa.
Oggi si registrano i seguenti dati:
- Segmento commerciale: incremento redditività che passa dal 7,9% al 8,6%.
- Uffici: incremento redditività che passa dal 7,1% al 7,7%.
- Abitazioni e box: incremento rendimento del 6% e del 5,3%.
Ovviamente tutto cambia in base al paese. Ad esempio se si compra e si affitta un appartamento a Milano o anche a Torino, i rendimenti sono superiori rispetto alla media nazionale. Qui si registra un + 6,4%. Ancora, Biella fa segnare un +8,8%.
Quale città rende di più?
Come è anche possibile desumere, i tassi di rendimento più alti si registrano su Milano, con un progresso del 15,2%. Seguono poi le altre città come Genova che registra un +15% e Trieste +13%. I rendimenti più elevati nel settore uffici, invece si rilevano presso Ravenna con un +7,9% e Verona con un +7,8%.
Quali prospettive per l’investitore?
Nel caso di un investitore, che alla fine dello scorso anno, abbia preso la decisione di diversificare il proprio portafoglio d’investimento per l’anno 2018, investendo nel settore immobiliare, ha registrato nel 2018 un rendimento del’8,6%; ovviamente i dati riscontrano una redditività emersa sul segmento commerciale.
Invece, analizzando i titoli di Stato Italiani, il Btp decennale, nonostante il rendimento in rialzo non supera il 3,4%. A ben vedere non è neanche la metà del rendimento relativo al segmento immobiliare commerciale. La stessa situazione si potrebbe avere con il comparto azionario italiano. In questo caso, prendendo in esame l’indice FTSE Mib, con un rendimento sui dividendi sulla rilevazione degli ultimi 12 mesi, è possibile notare come il rendimento rimane compreso tra il 4 e il 5%.
Ora, se da un lato è pur vero che i rendimenti a Milano superano il 6%, dall’altro è anche vero che qualsiasi ragionamento sui rendimenti è valido solo se effettuato a posteriori. Questo vuol dire che solo dopo un certo periodo di tempo dall’avvenuto investimento, si può comprendere se il prezzo dell’immobile è sceso o meno, se l’inquilino davvero paga regolarmente l’affitto o meno, se non saranno necessari interventi di manutenzione straordinaria o se invece si devono effettuare.
Questi calcoli evidentemente non possono essere fatti ex ante, ma devono essere considerati come dei rischi.
In pratica, se un investitore sta pensando al mercato immobiliare come ad un’ulteriore asset class per i suoi investimenti, questo deve anzitutto comprendere se il rendimento atteso è sufficiente a compensare i rischi che si assume nel momento attuale.
Si deve necessariamente tenere ben presente che il mattone rimane un asset illiquido a differenza di un titolo. Questo vuol dire che se si ha la necessità di vendere l’immobile al fine di aumentare la propria liquidità, questo non può essere venduto in un lasso di tempo breve tranne che non si proceda con vendite a prezzo di “saldo”!
Come e dove investire?
Diversamente invece, se si sceglie di investire con altri sistemi alternativi sia al mercato immobiliare, sia anche ai Titoli di Stato, si potrebbe optare per il trading online.
Grazie alle piattaforme di trading online, regolamentate ed autorizzate come quelle da noi in fondo riportate, è possibile investire su tantissimi asset finanziari che vanno dai Titoli Azionario agli Indici di Borsa come anche alle materie prime, alle azioni, alle criptovalute, ecc.
In questo caso è possibile speculare sui titoli senza possederli realmente e venderli online in un momento successivo in tempi rapidi e veloci.
Grazie al trading online è possibile speculare sull’andamento del prezzo del titolo, ovvero è possibile investire sia al rialzo, sia al ribasso. E’ opportuno prima di tutto provare le strategie di trading online con un conto demo gratuito che viene offerto dalle piattaforme di trading online da noi proposte.
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