Quando si procede all’analisi di qualsiasi processo produttivo si può ricavare una relazione fondamentale. Essa indica che la quantità di prodotto ottenuto (output) dipende dalla quantità dei fattori produttivi impiegati (input). Nella teoria economica questa relazione di interdipendenza viene indicata con il termine di funzione di produzione e viene espressa con una formula matematica. Se indichiamo con Y la quantità prodotta di un bene, ad esempio grano e con X1, X2, X3 … Xn le quantità di fattori produttivi impiegati (terra, lavoro, concime, attrezzi, ecc.) la funzione di produzione è la seguente:
Y=f(X1 X2 X3…Xn)
Si tratta di una funzione microeconomica poichè si riferisce ad un singolo produttore o ad una singola impresa, ma quello che occorre precisare è che la funzione di produzione ha una natura essenzialmente tecnica. Infatti essa non descrive il comportamento concreto di un produttore o di un’impresa e proprio per questo motivo non è una funzione di comportamento.
La funzione di produzione indica un legame di natura tecnica che viene rilevato solitamente in base a verifiche empiriche e accertamenti di fatto. Al concetto di funzione di produzione è legato quello di coefficiente di produzione che indica la quantità di un fattore occorrente per ottenere un’unità di prodotto finito.
Nella realtà, insieme alla quantità del fattore considerato, dovranno essere utilizzate tutte le quantità necessarie degli altri fattori occorrenti in tal modo sarà possibile ottenere il prodotto finale.
Coefficienti fissi e variabili:
In alcuni casi infine per ottenere un certo prodotto occorrono determinate quantità di fattori, si ha dunque una funzione di produzione a coefficienti fissi. In altri casi invece la funzione di produzione è a coefficienti variabili, ossia ammette che una medesima quantità di prodotto può essere ottenuta con diverse combinazioni di fattori.
Esiste inoltre la possibilità di variare i coefficienti di produzione del fattore “lavoro” e del fattore “capitale”. Quando si passa da una combinazione di fattori all’altra si riduce la quantità impiegata di un fattore e si aumenta la quantità impiegata dell’altro.
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