I fattori produttivi sono tra loro complementari nel senso che, allo stato attuale, la produzione è tecnicamente possibile solo se tutti i fattori vi concorrono. Tuttavia, essi possono essere combinati in proporzioni diverse e, di regola, il fattore che è in esuberanza sostituisce parzialmente quello che è più scarso.
Ad esempio, in un paese in cui vi sia molta mano d’opera sarà economicamente più conveniente impiegare quantità maggiori di lavoro che non di capitale e di materia prima; in paesi in cui vi sia esuberanza di capitale sarà più conveniente procedere ad un rapido sviluppo della produzione automatizzata, per sopperire alla scarsità degli altri fattori. Essendo tutti questi fattori necessari alla produzione, dovrebbero essere considerati tutti sullo stesso piano; invece, in determinate situazioni storiche e politiche, avviene il contrario.
Così mentre un tempo, essendo l’economia prevalentemente agricola, tendeva a prevalere il fattore natura, con l’avvento delle macchine è stato il capitale a prendere il sopravvento e ciò ebbe per conseguenza il sorgere di un sistema economico, detto « capitalismo », che ha portato anche al predominio politico della classe sociale che possedeva il capitale. Nei paesi a regime collettivistico prevalgono il fattore lavoro e il fattore Stato, inteso quest’ultimo come supremo organizzatore dell’attività economica del paese.
Per approfondimenti:
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