Non tutti gli uomini hanno le stesse attitudini e capacità; perciò, fin dai tempi più antichi, si è attuata una divisione naturale del lavoro in base alle inclinazioni dei singoli ed alle condizioni ambientali.
Ben presto l’uomo cessò di produrre per sé tutti i beni di cui aveva bisogno, preferendo dedicarsi alla fabbricazione di quelli che poteva produrre con minore fatica e perdita di tempo; producendo tali beni in misura eccedente il proprio fabbisogno, poteva poi scambiarli (fenomeno peraltro assai raro nelle economie primitive) al fine di ottenere quanto gli era necessario.
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