Interdipendenza dei prezzi

Interdipendenza dei prezzi

Per interdipendenza dei prezzi si intende la correlazione che i singoli prezzi hanno tra di loro; un prezzo, infatti, non è solo determinato dalla domanda e dall’offerta, ma anche dai prezzi degli altri beni offerti sul medesimo mercato.

La interdipendenza dei prezzi assume due aspetti: quello della correlazione semplice, quando la variazione del prezzo di un bene determina necessariamente una variazione nei prezzi di altri beni; correlazione complessa, quando la variazione del prezzo di un bene non determina necessariamente la variazione dei prezzi di altri beni, ma tale variazione avviene egualmente per il comportamento soggettivo degli operatori del mercato. Partendo dalla correlazione semplice, ci troviamo di fronte a quattro ipotesi potesi di correlazione tra beni:

a) nel caso di beni tra loro succedanei, l’aumento di prezzo del bene più apprezzato produce anche l’aumento del prezzo del suo surrogato. In tale caso, la correlazione tra i due prezzi si dice diretta (cioè, i due prezzi si muovono nello stesso senso). Ad esempio, se, in un dato momento, su di un dato mercato, si verificasse un notevole aumento del prezzo del burro, ed una conseguente diminuzione della domanda relativa, si verificherebbe, a breve distanza di tempo, anche un aumento del prezzo della margarina. E ciò per l’aumento della domanda di quest’ultimo bene, succedaneo del burro;

b) nel caso di beni concorrenti nell’offerta, vi è egualmente correlazione diretta. Si può citare il classico esempio dell’imprenditore agricolo che, vedendo diminuita la domanda di frumento, mentre risulta aumentata quella dello zucchero, destina parte del terreno (prima adibito alla coltivazione del grano) alla coltura della barbabietola da zucchero. La stagione seguente potrà vendere anche il frumento a prezzo più elevato, data la minore estensione della coltivazione ed il conseguente restringimento dell’offerta;

c) nel caso di beni tra loro complementari, la correlazione è inversa: si pensi, ad esempio, all’aumento del prezzo delle automobili quando vi sia diminuzione del prezzo della benzina, ed inversamente alla diminuzione del prezzo delle automobili quando il prezzo della benzina aumenti;

d) nel caso di beni ad offerta congiunta, vi è di nuovo correlazione inversa. Tali beni, infatti, derivano dallo stesso processo produttivo e sono beni a costi congiunti; tipico esempio può essere quello del produttore di gas per riscaldamento che, contemporaneamente e necessariamente, produce anche il carbone coke. Se il prezzo del gas da riscaldamento sarà soggetto ad un aumento, corrispondentemente diminuirà il prezzo del carbone coke; infatti, l’aumento del prezzo del gas stimolerà il produttore ad una maggior produzione dello stesso, con conseguente aumento della produzione del carbone coke. Il produttore di beni ad offerta congiunta produrrà quindi i precitati beni sino a quando il ricavo globale sarà superiore al costo globale.

Quanto alla correlazione complessa, rifacendoci alla definizione data in precedenza, possiamo fare l’esempio di un aumento generale dei salari (cioè dei prezzi retributivi di un fattore della produzione) che influisce sull’acquisto di ulteriori beni da parte dei salariati (ad esempio, beni di consumo) elevando così i prezzi considerati nel loro complesso.

Per quanto riguarda, infine, altri rapporti di interdipendenza dei prezzi, si potrà accennare, senza volere esaurire compiutamente l’argomento, alla interdipendenza dei prezzi nel tempo (da cui deriva il fenomeno della speculazione) e nello spazio (da cui deriva il fenomeno dell’arbitraggio).

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