
Ancor prima della fine della guerra, quando tuttavia già si profilava certa la vittoria contro il nazi-fascismo, le potenze alleate si riunirono nel luglio 1944 a Bretton Woods, dove vennero stipulati accordi per l’assetto economico mondiale dell’imminente dopoguerra e del futuro. I nuovi presupposti dai quali si parti in quell’occasione, furono quelli dello sviluppo economico dei popoli e dello spirito di collaborazione che dovrebbe governare gli Stati in un mondo pacifico e ordinato.
Negli accordi di Bretton Woods fu considerato estremamente importante il raggiungimento di un alto grado di benessere e di progresso per tutti gli Stati, per ottenere il quale, era necessario lo sforzo concorde ed organizzato di tutti i paesi: il risanamento economico e monetario di un paese non era, infatti, una questione puramente interna, ma un problema la cui risoluzione era di importanza internazionale. Si rammentavano le conseguenze dannose per l’economia mondiale provocate dalle manovre di risanamento monetario isolate e non coordinate che i vari paesi avevano intraprese alla fine della prima guerra mondiale.
Dagli accordi di Bretton Woods sorsero così i due organismi di portata internazionale che sono il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Internazionale per la Ricostruzione e lo Sviluppo.
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