Altri importanti organismi che operano nel mercato finanziario sono le società finanziarie e, in particolare, gli investment-trusts che si sono andati diffondendo recentemente soprattutto nei paesi anglosassoni.
In linea generale si può dire che le società finanziarie sono organismi la cui caratteristica comune è quella di impiegare i propri capitali (ottenuti mediante l’emissione di azioni od obbligazioni) nell’acquistare ed amministrare per conto dei propri soci titoli azionari ed obbligazionari di società industriali o commerciali.
Lo scopo di questa loro attività, tuttavia, può essere diverso e si distinguono pertanto in vari tipi, fra i quali però possiamo individuarne tre principali, e cioè: le Holdings, i Financial-Trusts, gli Investment-Trusts.
Le Holdings hanno come scopo l’acquisto di pacchetti azionari di maggioranza di imprese industriali o commerciali che intendono controllare. Sono molto frequenti nell’economia moderna, poiché sono il corollario del processo di concentrazione industriale; esse, infatti, consentono al gruppo di imprese collegate di giovarsi di un’unica organizzazione, di una più razionale coordinazione della produzione e, per conseguenza, di una riduzione dei relativi costi.
I Financial-Trusts sono delle vere e proprie società di finanziamento che agiscono quali intermediari del mercato del risparmio a lungo termine assicurando alle imprese industriali il flusso di capitali di cui abbisognano; tale compito assolvono, sia organizzando, dal lato tecnico e pubblicitario, l’emissione di nuove azioni di imprese industriali e quindi facilitando l’incontro con i risparmiatori, sia, talvolta, sottoscrivendo direttamente parte delle azioni stesse. In sostanza, essi svolgono una funzione simile a quella esercitata dagli istituti di credito mobiliare.
Gli Investment-Trusts o Istituti di investimento sono organismi che effettuano investimenti con capitali non propri, raccolti da piccoli e medi risparmiatori che, avendo una scarsa conoscenza del mercato dei capitali e volendo percepire interessi più alti di quelli forniti dai comuni depositi a risparmio bancari, affidano a tali istituti il compito di acquistare titoli per conto loro e di curarne la gestione. Gli istituti di investimento, attraverso scelte opportune e calcolate, possono ripartire il risparmio raccolto fra più settori ed impieghi diversi, frazionando così i rischi e garantendo ai soci una sufficiente sicurezza ed un buon rendimento.
Tali istituti, come abbiamo detto, sono assai diffusi in Gran Bretagna e negli Stati Uniti d’America, in Italia, negli scorsi anni, vi sono alcuni organismi che, pur senza assumere la struttura vera e propria dell’investment-trust, hanno operato sul loro modello, come, ad esempio, la Bastogi, la Cofina, l’Invest, ecc.
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