Grecia: Troika scopre buco superiore di 3 miliardi di euro
Il Der Spiegel, settimanale tedesco, lancia l’allarme sui conti della Grecia. Il buco, spiega, per i prossimi due anni è di quasi 3 miliardi di euro più grosso rispetto a quanto previsto. Questo è stato scoperto dalla Troika (Bce, Commissione Ue e Fmi) in occasione dell’ultimo viaggio ad Atene.
Il governo greco nel prossimi biennio avrà bisogno non di 11,5 miliardi di euro come asserito, bensì di una cifra che può arrivare fino a 14 miliardi. La causa di tutto questo sono le entrate ridotte realizzate con le privatizzazioni ed il calo degli introiti fiscali determinato dalla crisi economica in corso.
Nel rapporto provvisorio messo a punto finora gli inviati della Troika lamentano anche che il governo del premier Antonis Samaras non é riuscito a spiegare in che modo intenda procedere ai risparmi per 11,5 miliardi di euro, un terzo dei quali sarebbe ancora scoperto.
Il settimanale scrive che i governi dell’Eurozona starebbero cercando una soluzione al problema senza far ricorso a un nuovo pacchetto di aiuti. Una delle soluzioni consisterebbe nel concedere ad Atene una riduzione degli interessi sui crediti ottenuti, mentre l’altra ipotesi sarebbe una completa rinuncia a esigerli.
Nel frattempo lo ‘Spiegel’ rivela che il ministro degli Esteri austriaco, Michael Spindelegger, avrebbe parlato con i suoi colleghi europei di una modifica del Trattato Ue che preveda l’esclusione dall’euro di Paesi poco virtuosi. Il ministro degli Esteri lussemburghese, Jean Asselborn, replica invece che in questo modo «si va in una direzione del tutto sbagliata», poiché «lo spirito dell’Ue é di favorire l’integrazione, non la spaccatura. Chi si diletta con scenari di espulsione mette a rischio l’esistenza dell’Ue in quanto tale».
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