Auto: mercato mai così giù dal 1977, ma il crollo rallenta
La recessione presente nel mercato dell’auto non si placa, anche se in Italia nel mese di ottobre questo crollo ha rallentato. Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nei dati pubblicati, comunica che le immatricolazioni nel decimo mese dell’anno sono scese del 12,39% attestandosi a 116.875 unità, contro le 133.411 dello scorso anno.
A settembre il calo era stato del -25,74%. Resta la certezza che il 2012 sembra essere l’anno peggiore dal 1977. Nei primi dieci mesi, la Motorizzazione italiane ha immatricolato 1.207.860 autovetture, con una variazione del – 19,72% rispetto allo stesso periodo del 2011.
Nella nota, il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti aggiunge che il mese scorso sono stati registrati 407.005 trasferimenti di proprietà di auto usate, con un aumento dell’8,22% rispetto a un anno prima. Nello stesso periodo di gennaio-ottobre 2012 sono stati registrati 3.426.613 trasferimenti di proprietà di auto usate, con una variazione di -9,68 rispetto a gennaio-ottobre 2011, durante il quale ne furono registrati 3.793.650.
Il volume globale delle vendite (nuovo+usato) ha dunque interessato in ottobre per il 22,31% auto nuove e per il 77,69% auto usate, per un totale di 523.880 unità.
Notizie almeno in parte positive per Fiat che, secondo i dati pubblicati dal gruppo, ad ottobre ha recuperato quota di mercato immatricolando, in Italia, 34.051 unità e facendo registrare un – 10,32% rispetto ad un anno fa.
Nel mese migliorano la quota Fiat (al 21,2 per cento, +0,8 punti percentuali) e Alfa Romeo (al 2,9 per cento, +0,3 punti percentuali). Positivo il saldo di Lancia nei primi dieci mesi dell’anno: quota al 5,1 per cento, +0,25 punti percentuali. Panda e Punto si confermano le auto più vendute. Tra le top ten anche 500, Ypsilon e Giulietta.
In una nota, il gruppo Fiat sottolinea come a ottobre, “in uno scenario ancora fortemente negativo”, che con 116.875 unità registra “il peggior risultato ottenuto in ottobre dal 1977, quando le immatricolazioni furono 93 mila”, il gruppo Fiat ottiene “un risultato leggermente migliore rispetto a quello del mercato”.
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