Tassa sui depositi in Australia
Un nuovo pericoloso precedente. Il caso Cipro sembra aver fatto veramente scuola, anche in Australia dove d’ora in avanti aprire un conto corrente vorrà dire, in molti casi, contribuire con i propri risparmi depositati al finanziamento di un fondo per salvare la banca in questione.
Con una tassa dello 0,05% imposta sui conti superiori ai 250 mila dollari australiani (168.600 euro circa) a partire da gennaio 2016, il paese intende finanziare un fondo di salvaguardia contro l’eventuale collasso dell’istituto di riferimento.
La notizia, che viene riportata dalla Bbc, crea un pericoloso precedente anche se, almeno in linea teorica, verrà imposta sugli istituti e non sui correntisti. Le banche, però, hanno avvertito che i costi saranno trasferiti sui clienti.
Il governo aveva avvisato che il rallentamento della crescita e un deficit fiscale in ampliamento, più del previsto, avrebbero potuto portare a misure drastiche.
Chris Bowen, capo del Tesoro, con un comunicato ha fatto sapere che il governo prevede un deficit di 30 miliardi di dollari australiani (equivalenti a 26,7 miliardi di dollari americani) nell’esercizio fiscale attuale. La stima precedente era di 18 miliardi.
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