Le previsioni per il 2014 di Société générale sulle dieci materie prime
[Previsioni 2014 materie prime di Sociètè Gènèrale]. Con l’avvicinarsi della fine dell’anno, accade puntualmente che vengano espresse previsioni sull’andamento per il prossimo anno. E se l’anno che sta per terminare è stato molto positivo per i mercati finanziari, grazie appunto alle politiche di espansione delle banche centrali; non si può dire lo stesso per quello delle commodity. Il mercato delle commodity, infatti, ha risentito in maniera molto forte delle pressioni al ribasso, e ha fatto segnare un 2013 in netto calo. La Societe Generale, ha pubblicato in questi giorni, le previsioni per il prossimo anno, relative alle dieci materie prime più importanti sul mercato.
Ecco le previsioni di Sociètè Gènèrale per il 2014 sulle dieci materie prime
1) Petrolio: Il greggio continua a presentare un prezzo che è guidato dai fondamentali. Per il prossimo 2014, le previsioni parlano di un equilibrio sostanziale tra domanda e offerta; con il rischio geopolitico che accusa una flessione importante. Le stime, secondo Societe Generale, per il Brent sono le seguenti: nel primo trimestre 2014 la quotazione toccherà i 110 dollari al barile, per scendere a 104 nel secondo trimestre, e risalire nuovamente a 110 nel terzo; chiudendo poi nel quarto trimestre a quota 108. Il 2015, invece, dovrebbe essere ancora più positivo, perchè da 108 al barile, il prezzo dovrebbe tornare stabile a 110 dollari.
2) Rame: Per quel che concerne il rame, questi dovrebbe presentare un surplus di 420 tonnellate, quindi superiore di moltissimo rispetto all’anno 2013, quando erano 150 tonnellate. Questa cosa farà registrare un impatto negativo sulle quotazioni della materia, che prevede una stima relativa alla quotazione per il 2014, pari a 6.800 dollari/tonnellate nel primo trimestre, con un incremento nel secondo fino a 7.000, per poi calare a 6.900 nel terzo, e chiudere a 6.500 nell’ultimo trimestre. Per l’anno 2015, invece, le previsioni dicono che ci sarà un calo da 6.800 di cui parlavamo prima, a 6.500.
3) Zinco: Per questa materia le previsioni sono ottimistiche. Si parla, per il prossimo 2014, di un incremento della produzione che è pari al 5,4%, rispetto al 3,9 del 2013; e tutto questo grazie alla Cina che fornirà una grossa spinta sul mercato produttivo. Secondo le stime fatte, la quotazione dovrebbe essere di 2.025 dollari/tonnellate per il primo trimestre del prossimo anno, per poi salire a 2.050 per il secondo trimestre, scendere a 2.020 nel terzo e poi risalire fino a 2.075 per l’ultimo trimestre. Il 2015, porterà una netta risalita, perchè dal 2.040 si arriverà a 2.150.
4) Piombo: Per quel che riguarda il mercato del piombo, questo sarà caratterizzato da importanti rialzi, anche se lo scenario sarà di un’offerta in contrazione, con consumi importanti e bassi stock. Le previsioni vedono una quotazione di 2.400 dollari/tonnellata per quel che concerne il primo trimestre del 2014, per poi salire a 2.350 nel secondo trimestre, e aumentare ancora nel terzo fino a 2.450, per chiudere poi a 2.500. L’anno 2015, invece, vedrà aumentare la quotazione da 2.425, fino a 2.500.
5) Nickel: Salvo cambiamenti, difficili da verificarsi, il nikel, a causa di un grande surplus, presenterà dei prezzi veramente in negativo. Le previsioni sono veramente molto pessimistiche con la quotazione che nel primo trimestre sarà di 15.000 dollari/tonnellata, per poi salire livemente nel secondo a 15.250, e scendere nel terzo trimestre a 14.750. Chiuderà il quarto trimestre con un recupero lieve che porterà il prezzo a 15.000, come nel primo trimestre. Il 2015, sarà migliore perchè farà registrare una crescita sensibile, passando da 15.000 a 16.000.
6) Stagno: Lo stagno, per il quinto anno consevutivo dovrebbe far registrare un deficit, portando così i prezzi al rialzo. Secondo le previsioni le quotazioni dovrebbero essere di 22.000 dollari/tonnellata nel primo trimestre, con un aumento nel secondo trimestre del 2014, fino a 24.000, e un calo netto nel terzo trimestre con 23.000. L’ultimo trimestre, invece, farà registrare una ripresa del prezzo che si attesterà a 26.000; mentre nel 2015 la quotazione passerà da 23.750 a 25.000.
7) Oro: Secondo Societe Generale, l’oro farà registrare ancora ribassi sul prezzo, visto che la congiuntura globale ha mostrato un miglioramento e grazie anche alla conseguente inflazione in calo. Secondo le stime fatte, la quotazione dovrebbe essere, per il primo trimestre, di 1.240 dollari/oncia, per scendere sensibilimente nel secondo trimestre fino a 1.150, e ancor meno nel terzo a 1.100; per chiudere poi a 1.050 nel quarto trimestre. Alla luce di tutto questo, il 2015 presenterà un calo da 1.135 fino a 1.100.
8) Argento: Grandi cambiamenti per l’argento che dopo il picco di 32,23 dollari/oncia, fatto registrare il 23 gennaio 2013, ha avuto un calo del 36%, facendo addirittura molto peggio dell’oro. Secondo gli analisti francesi, la quotazione per il primo trimestre del 2014 sarà di 20 dollari/oncia, e calerà a 19 dollari nel secondo trimestre, 18 dollari nel terzo, e 17 dollari nel quarto. Dunque, il 2015 prevede un calo da 19 dollari a 18 dollari.
9) Platino: L’altro metallo prezioso, il platino, viaggi in controtendenza rispetto all’oro e all’argento. Sia questo metallo che il palladio, presentano uno scenario rialzista, e questo in virtù della forte domanda che arriva dalle gioiellerie, ma nella maggior parte dall’industria. Secondo le previsioni fatte, nel primo trimestre del 2014 la quotazione toccherà gli 1.480 dollari/oncia, per poi salire a 1.550 nel secondo trimestre, passando per i 1.570 dollari nel terzo trimestre, e chiudendo a 1.600 nell’ultimo trimestre. Risultato importante anche per le previsioni del 2015, che vedono un aumento da 1.550 a 1.650.
10) Palladio: Come anticipato in precedenza, anche il palladio, come il platino, e tra i metalli preziosi a far registrare dei numeri positivi. Infatti ci sarà un trend al rialzo sia nel 2014 che soprattutto nel 2015, con la pressante domanda di convertitori catalitici. Secondo le previsioni la quotazione raggiungerà nel primo trimestre 760 dollari/oncia, per aumentare fino a 780 dollari nel secondo trimestre, a 795 dollari nel terzo, e chiudere a 825 dollari nel quarto trimestre. Come detto il 2015, poi, vedrà un aumento sostanziale, che prevede il passaggio dai 790 agli 850 dollari/oncia .
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato con guide e iniziative esclusive per gli iscritti!
Lascia un Commento