Titoli di Stato Italia: Spread sopra 300 punti! Quanto costa allo Stato rifinanziare il debito pubblico?

Pubblicato da: TommasoP - il: 31-05-2018 10:08 Aggiornato il: 07-05-2020 14:09

Il terremoto politico che sta coinvolgendo l’Italia in questi giorni non accenna a fermarsi. Al momento lo spread vola sopra i 300 punti base. Incertezza politica al momento equivale ad incertezza economica.

Oggi si parla anche di allarmismo che aleggia sull’Italia. Un atteggiamento poco propenso per gli investimenti considerando che per far ripartire l’economia in Italia devono ripartire i grandi investimenti al momento ancora bloccati.

Per far ripartire le grandi imprese però l’Italia deve avere un ministro forte che vada in Europa e si faccia rispettare, magari rifinanziando il debito pubblico. Ma quanto costa questo?

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Titoli di Stato Italia: Quanto costa veramente allo Stato rifinanziare il debito pubblico?

Partiamo da questa crisi istituzionale italiana per comprendere meglio quello che sta succedendo. Un timore questo che ha riacceso le speculazioni della grande finanza internazionale sul debito pubblico italiano.

Quelli che saranno maggiormente colpiti saranno gli investitori esteri e non i quali si pongono delle domande serie prima ancora di intraprendere un’attività imprenditoriale in Italia, soprattutto in queste condizioni.

Infatti tra le domande che maggiormente essi si pongono abbiamo il pagamento dello stock di titoli di Stato che stanno in pancia ai creditori e se questi siano sostenibili davvero per il Tesoro italiano anche perché un ipotetico default dell’Italia metterebbe a serio rischio la credibilità dell’intera Eurozona.

>>Maggiori dettagli sui titoli di stato sono disponibili su: Come investire in titoli di Stato? Perché investire in questo settore?

Ma per far questo si deve prima di tutto analizzare un altro concetto: il tema della sostenibilità del debito italiano.

Lo si deve fare sempre analizzando la struttura dello stesso e soprattutto si deve valutare le metriche annue di rifinanziamento. Non è semplice farlo anche perché molto spesso ci si discosta dal fatto che non si deve sottovalutare che negli ultimi anni l’Italia ha allungato la durata media del suo debito al fine di sfruttare e fissare i valori, come anche la discesa dei rendimenti favorita dalla gestione della politica monetaria adottata dalla BCE.

Ma cosa vuol dire questo?

Nella realtà ci si deve confrontare con un uno spread superiore a 300 punti base che sta a significare che la spesa per interessi che il Tesoro dovrà sostenere al fine di rimborsare i debiti in scadenza rimarrebbe contenuta.

Ovviamente solo nel caso in cui la pressione di questi giorni non si plachi, tra botta e risposta tra i leader della presunta maggioranza teorica e Capo dello stato, lo spread continuerà a salire con tonfo per tutti i titoli azionari italiani dovuti all’incertezza politica che fa scappare gli investitori.

>>Leggi anche: Trading su Azioni: quali sono i 30 migliori titoli preferiti da Morgan Stanley

Debito pubblico: oltre 400 miliardi da rimborsare entro il 2019

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Debito pubblico: oltre 400 miliardi

Si parla di un debito italiano che si aggira intorno ai 400 miliardi che l’Italia deve pagare. Al momento possiamo anche vedere che i peggiori anni che l’Italia dovrà affrontare sono quelli compresi tra il 2019 e il 2024 anni in cui il Tesoro deve provvedere a saldare i suoi debiti.

Il prossimo quinquennio quindi equivale a rimborsi di titoli di Stato anche perché essi sono molto pesanti rispetto alla media. Questo lo si deve alle scadenze che sono superiori ai 150 miliardi.

In breve abbiamo:

Il 2019 inteso come l’anno più impegnativo di tutti. Perchè? In quest’anno il Tesoro dovrà sborsare un totale di 282,07 miliardi. Al momento essi sono suddivisi tra:

  • 233,418 miliardi di capitale
  • 48,643 miliardi a titolo di interessi.

Il 2018 invece vede un rimborso di 219,38 miliardi in questo modo strutturati:

  • 192,208 miliardi di capitale
  • 27,170 miliardi di interessi

A fronte di tali rimborsi, il Tesoro deve anche procedere con altrettante emissioni molte delle quali sono state portate a termine anche se in un clima di forte avversione al rischio e sfiducia verso l’Italia.

>>Leggi anche: Investimenti postali: i più sicuri e convenienti. Quali sono?

Quale conseguenza per l’Italia?

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titoli di stato: Quale conseguenza per l’Italia

La conseguenza è che l’Italia deve generare ancora un nuovo debito solo per pagare i Titoli di stato in scadenza. Per altro maggiori sono i titoli di stato emessi e maggiori saranno gli interessi da pagare.

Particolarmente pericoloso in questo caso è il rialzo delle ultime settimane che si è visto sulle scadenze brevi dai 2 ai 5 anni. Sono per altro quelle che il Tesoro utilizza maggiormente per riscadenzare il debito e controllare la duration dello stock totale.

In questo campo lo scenario non è per nulla rassicurante per tutti gli italiani i quali si trovano a pagare un debito sempre più alto.

Infatti lo scenario è abbastanza teso soprattutto per quanto riguarda le nuove emissioni. Soprattutto per le scadenze più vicine anche se al momento non ci sono delle eccessive preoccupazioni.

Infatti i dati resi disponibili dal Ministero dell’Economia e delle Finanze affermano che la durata dei titoli di Stato (vita residua media ponderata) è pari a 82,95 anni (dato aggiornato al 31 marzo 2018).

Ma per analizzare il debito si deve anche analizzare i fattori che lo producono.

Una delle maggiori spese è sicuramente la spesa pubblica. A tal proposito molto interessante è quanto fatto dall’istituto Mazziero Research il quale ha simulato la dinamica della spesa per interessi che graveranno sull’Italia da qui a fine anno.

Essa stima una spesa totale per interessi su titoli di Stato pari a 69,9 miliardi di euro; questi devono essere coperti entro la fine dell’anno e riguardano i titoli che hanno vita media residua di 6,90 anni.

Il dato finale annuale dopo le rettifiche dovrebbe invece attestarsi a circa 67,9 miliardi di euro.

>>Leggi anche: Migliori investimenti a medio-lungo termine: dove investire oggi

Si potrebbe parlare di allarmismo giustificato?

A conti fatti possiamo dire che il rialzo dei rendimenti sui BTP e dello spread BTP-Bund non dovrebbe allarmare eccessivamente gli investitori.

Questo vuol dire che se non ci sono delle preoccupazioni gravi per questi, non ve ne sono neanche per quelli esteri visto e considerato che l’Italia oggi sembra preparata a far fronte alle spese che la attendono. E questo è stato considerato almeno fino al 2024.

Anche la componente di investitori esteri pesa meno della metà del debito pubblico italiano. Quello che invece oggi preoccupa è invece tutta la vicenda Italiana, in quanto sembra mancare la flessibilità rispetto a fattori esterni (debito pubblico italiano è in mano a italiani), e minor pressione rispetto a casi che hanno interessato la gestione del debito degli altri Paesi periferici dell’Area Euro.

In pratica in Italia oggi si registra un debito pubblico in mano ad italiani che hanno comprato lo stesso loro debito, a differenza invece di quello che è successo in Portogallo, dove il debito pubblico è in mano a per il 70% a investitori esteri.

>>Leggi anche: DOVE INVESTIRE NEL 2018? Consigli per investimenti sicuri

Come sfruttare questa situazione?

In un momento di instabilità politica e di alta volatilità dei mercati si potrebbe pensare ad un investimento di medio – breve termine. Lo potresti mettere in atto investendo con le migliori strategie di trading online e con le piattaforme di trading regolamentate.

Come?

Ad esempio potresti investire sull’asset euro dollaro al ribasso ma anche sui titoli azionari e bancari. In questo caso, lo potresti fare analizzando i grafici dei titoli azionari che maggiormente ti interessano e investire su di essi.

Potresti investire ad esempio al rialzo nel caso in cui si tratti di titoli esteri maggiormente quotai e forti e invece investire al ribasso, nel caso in cui si tratti di titoli italiani che sono legati a questa grave incertezza.

Allo stesso tempo potresti investire sui titoli di borsa e lo puoi fare prendendo in esame le stesse considerazioni, ovvero investendo al ribasso sugli indici azionari Itali e anche quelli europei e al rialzo sui titoli di borsa correlati.

Ma per far questo devi possedere un’ottima piattaforma di trading che te lo possa permettere. Ad esempio potresti scegliere di investire su titoli azionari, o anche indici di borsa, o altri asset con IQ Option broker dal deposito minimo più basso, appena 10 € o anche eToro e il social trading o sfruttando i segnali di trading gratuiti.

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