Borse Europee chiudono settimana in positivo grazie a Wall Street
Dopo due giornata negative torna finalmente in sereno in chiusura di settimana sulle Borse Europee. Anche se la modesta entità degli scambi, neppure 2,5 miliardi in Italia, conferma la scarsa convinzione di chi si accinge a tornare all’azionario. Ma è un fine settimana tutto sommato positivo: Wall Street chiude a +2,98%, mezzora dopo la fine della conferenza stampa di Obama, che annuncia “una sfida sull’economia.
Gli indici delle piazze europee, dopo un avvio positivo ma effimero, tornano a rafforzarsi in seguito all’apertura positiva di Wall Street, e chiudono sui massimi di giornata. E dire che i dati sull’occupazione negli Stati Uniti hanno segnalato l’avanzare della crisi economica, con un tasso di senza lavoro salito dal 6,1 al 6,5% in ottobre, sui massimi da 14 anni.
A Piazza Affari l’indice Mibtel guadagna l’1,36% mentre l’S&P/Mib chiude con +1,41%.
Riescono a fare ancora meglio le grandi Borse continentali che però erano scese di più nelle giornate precedenti ma venderdì riescono a recuperare il 2% o anche più.
L’unico settore in deciso e costante rialzo è quello energetico, sorretto dal tenue recupero del prezzo del greggio (poco sopra i 61 dollari al barile), anche a bilanciare la debolezza del dollaro (l’euro ha chiuso a 1,276, contro un precedente 1,272).
Il produttore di tubi Tenaris sale del 7% e batte tutte le blue chip, grazie anche ai buoni conti trimestrali. Lo tallonano Saipem (+5%), Eni (+3,3%), Snam (+3%), Enel (+2,8%).
I titoli bancari denotano un andamento altanenante, un po’ meglio gli assicurativi, con Alleanza che segna un +3,5%. Di contro, perde il 5% Autogrill dopo la trimestrale, e Fiat ( – 3,3%) che soffre per i guai delle rivali estere. Male anche L’Espresso, che perde il 4,4%. Telecom Italia parte male nel giorno dei conti, ma recupera nel finale e guadagna l’1,5%.
All’estero corrono i titoli farmaceutici, tra cui Novartis e Roche. Ma sale anche il leader delle riassicurazioni mondiali Munich Re che ha pubblicato i conti a settembre. Exploit di British Airways: +12% (non accadeva da sei anni) dopo avere pubblicato conti in rosso, ma confermato il dividendo a fine anno e aumentato leggermente le previsioni sui ricavi attesi a dicembre.
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