Come funzionano i Tremonti Bond
Il ministro dell’Economia Tremonti ha firmato ieri il decreto che dà il via libera alla sottoscrizione dei cosiddetti Tremonti Bond da parte del Tesoro.
I Tremonti Bond sono delle obbligazioni subordinate emesse dalle banche quotate al fine di rafforzare il loro capitale di vigilanza.
Una interessante novità è la richiesta da parte del Tesoro alle banche che vogliono sottoscrivere i Tremonti Bond di osservare 5 punti di carattere etico-sociale che sono:
1) un contributo finanziario che serve a rafforzare il fondo di garanzia per le piccole e medie imprese;
2) l’aumento di risorse che devono essere messe a disposizione per il credito alle piccole e medie imprese;
3) la possibilità di sospensione del pagamento delle rate dei mutuo sulla casa per almeno 12 mesi in favore di lavoratori che si trovano in cassa integrazione o che percepiscono il sussidio di disoccupazione;
4) la promozione di accordi per anticipare le risorse necessarie alle imprese per il pagamento della cassa integrazione;
5) l’adozione di un codice etico.
Una nota del Tesoro fa notare come “Questi impegni, e il più generale andamento del credito all’economia saranno oggetto di attento monitoraggio, sul modello applicato con successo in Francia”.
Tremonti in un intervista in tv ha ricordato che “i Tremonti Bond serviranno alle piccole e medie imprese che potranno avere a disposizione più credito per affrontare la crisi”, e che le banche richiedenti saranno controllate da commissioni prefettizie.
Ogni tre mesi la Banca d’Italia infatti trasmetterà al ministero i dati sul credito, regione per regione.
Il Presidente dell’Abi Corrado Faissola definisce i costi per le banche emittenti dei Tremonti Bond “abbastanza importanti” anche se inferiori all’iniziale versione del decreto.
La cedola annuale dell’obbligazione è compresa tra il 7,5 e l’8,5% per i primi anni, e aumenta man mano di più con il passare del tempo.
Il coupon iniziale al 7,5% è riservato alle banche che prevedono un intervento di lungo periodo; il premio sul prezzo di riscatto aumenta col tempo.
La cedola all’8,5% vale per le banche che non intendono superare i 4 anni, ottenendo il rimborso alla pari.
Possibile, infine, una terza via: accanto al Tesoro, i bond possono essere sottoscritti per almeno il 30% del totale da privati. In questo caso il rendimento delle obbligazioni è più basso. In ogni caso, l’importo delle sottoscrizioni di titoli non può superare il 2% del valore delle attività della banca emittente.
In tutto questo dovete sapere che la Banca d’Italia avrà un ruolo importante e di controllo e supervisione nell’operazione dei Tremonti bond.
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