Buzzi declassata da S&P
Il momento no di Buzzi Unicem sembra proprio non finire; nonostante in Borsa il titolo ha chiuso ieri con un lieve rialzo, + 0,2%, la società ha incassato il taglio del rating da parte di S%P da Bbb a Bbb-.
L’agenzia ha spiegato con una nota che dietro questa decisione c’è soprattutto la “significativa esposizione verso l’Europa dell’Est e l’Italia”, dove per altro si registra una brusca e rapida “discesa di volumi e dei prezzi”. Le difficili condizioni nel mercato dei materiali di costruzione e la pressione sui prezzi nel 2010, insomma, implicano che Buzzi resti esposta a forti tensioni.
Quello dell’agenzia statunitense non è l’unico giudizio di cautela sul gruppo: nei giorni scorsi gli analisti di Goldman Sachs avevano confermato il giudizio “sell” (vendere) con un prezzo obiettivo rivisto al ribasso, da 8,5 a 6,5 euro. Il titolo resta inoltre il meno scelto del suo settore, secondo la potente banca d’affari americana.
Poi sono seguiti i tagli di prezzo obiettivo da parte di Banca Akros, che ha abbassato il target da 10,50 a 9,70 euro, confermando comunque il giudizio “accumulare”, e di Credit Suisse, che ha portato il target price da 11 a 10 euro.
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