Il lusso va a gonfie vele
Se c’è un settore che sembra non risentire la crisi è sicuramente quello del lusso; ancora prima del Natale, le aziende impiegate nel luxury hanno già annunciato risultati a doppia cifra; oggi è toccato al colosso Prada ed alla famosa azienda di gioiellli Tiffany.
E l’azienda statunitense Tiffany ha chiuso il terzo trimestre fiscale con un aumento dei profitti del 27%, prestazione migliore rispetto quelle previste dagli analisti. Tra agosto ed ottobre il gruppo Usa ha registrato un utile pari a 55,1 milioni di dollari, contro i 43,3 pervenuti dalle stime degli analisti.
Queste notizie hanno fatto lievitare le azioni del gruppo quotato a Wall Street in rialzo del 4,5% a metà seduta a 61 dollari per azione, ma anche la cugina Bulgari a Milano è salita dell’1% a 7,5 euro.
I risultati di Prada, che chiude l’anno fiscale al 31 gennaio, sono stati anche più brillanti di quelli di Tiffany. Nei nove mesi compresi tra febbraio e ottobre il gruppo guidato da Patrizio Bertelli ha registrato un aumento dei ricavi del 31% raggiungendo quota 1.386 milioni e un utile di 156 milioni, che è già ampiamente superiore ai profitti realizzati nell’intero esercizio 2009. “Questi dati confermano come la strategia di sviluppo della rete retail sia vincente – ha commentato Bertelli – gli eccellenti risultati ci fanno guardare con fiducia allo sviluppo del gruppo Prada”.
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