La FED interviene e Piazza Affari decolla
La FED immette nuova liquidità e a Milano indici subito in leggero rialzo, bene soprattutto gli editoriali, Bpm e Alitalia.
Chiusura con il segno positivo per Piazza Affari. L’indice Mibtel ha fatto segnare nel finale un rialzo dello 0,2% mentre l’S&P/Mib guadagna lo 0,11%. Gli indici hanno imboccato la strada del rialzo sulla scia di Wall Street salita dopo la decisione della Federal Reserve di immettere sul mercato 5 miliardi di dollari di liquidità, nonostante la diffusione di dati macroeconomici inferiori alle attese.
Sono tornati sotto i riflettori i titoli che erano rimasti in ombra nelle ultime sedute, e a guidare i rialzi è stata Seat Pagine Gialle (+3,76%) spinta dagli acquisti di fondi esteri. Inoltre, per alcuni analisti, la società beneficia anche dell’attesa per i risultati del secondo trimestre, che saranno resi noti venerdì. In generale è andato bene tutto il comparto editoriale: L’Espresso è salita del 2,04%, Mondadori dello 0,92% e Mediaset dello 0,57% ed Rcs Media Group dello 0,41%.
Torna sotto i riflettori Bpm (+1,41%) al centro delle speculazioni nel giorno della riunione del nuovo comitato strategico che potrebbe esaminare nuove alternative per un’aggregazione. E tra le possibili alternative ci sarebbe anche di Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio salita oggi del 4,1%.
Recupera Alitalia (+1,24%) in attesa di novità sul futuro. I sindacati hanno detto che British Airways potrebbe essere interessata alla compagnia. Bene anche Finmeccanica (+1,16%) sostenuta da un report di Merrill Lynch che ha confermato il giudizio «buy» e il prezzo obiettivo a 25 euro, e dalla notizia che il gruppo parteciperà alla gara per una fornitura di carri armati alla Gran Bretagna. Seduta al rialzo per Telecom italia (+0,67%). Citigroup ha alzato il giudizio sul titolo da «neutral» a «buy», mentre ha pesato un pò l’incertezza sulla chiusura dell’operazione di passaggio azioni da Olimpia a Telco.
Tra i titoli negativi da segnalare Enel che perde l’1,26% alla vigilia della pubblicazione dei conti del secondo trimestre attesi in calo. Giù anche Eni (-0,12%), che ha però limato le perdite dopo che il capo della divisione esplorazione e produzione Stefano Cao ha parlato di dialogo «aperto e costruttivo» con le autorità kazake per sbloccare il veto posto dal governo al proseguimento dei lavori nel giacimento di Kashagan.
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