Abrogate spese chiusura conti correnti bancari
Il decreto Bersani prevede l’abrogazione totale delle spese di chiusura dei conti correnti bancari e del trasferimento dei titoli. Mentre le banche, obtorto collo in un primo momento avevano applicato la norma sulla gratuità dei costi di chiusura, continuando ad applicare costi per il trasferimento dei titoli da una banca all’altra, con una cresta usuraria sui costi industriali, da 0,30 centesimi a titolo, ricaricata fino a 90 euro per titolo trasferito, hanno fatto rientrare dalla finestra quelle voci di costo uscite dalla porta.
Come si può vedere dalla tabella sottostante, i costi di estinzione del conto sono stati sostituiti, in maniera anche più onerosa da “oneri e spese di liquidazione interessi”, che variano da 12 euro di Banca Fideuram, fino a 95 euro del Monte dei Paschi di Siena. Alcune banche come Intesa San Paolo, Unicredit, Banca di Roma, applicano questo nuovo balzello con cadenza trimestrale, quadruplicando gli oneri da 72 euro l’anno di banca Intesa (18 euro trimestrali); 96 euro annui Banca di Roma (24 euro trimestrali), fino a 104 euro annui di Deutche Bank (26 euro trimestrali).
Il povero consumatore che vuole quindi chiudere il proprio conto corrente e che ha una giacenza, ipotizziamo di 10.000 euro, incasserà così lauti interessi pari a 25 euro lordi su base annua (se il conto è regolato al tasso dello 0,250 per cento), 6,25 euro su base trimestrale che diventano 4,56 euro al netto della trattenuta fiscale del 27%, ma dovrà pagarne tra i 12 e i 26 euro alla signora banca.
La questione bancaria, che non applica le leggi dello Stato e che irride alle esigenze di trasparenza e di legalità, appioppa bond e derivati bidone a risparmiatori ed utenti, applica arbitrariamente tassi e condizioni capestro, erige un muro di censura sulle sue malefatte, è diventata la prima emergenza democratica in un paese dove soffia il vento dell’antipolitica, non solo sui politicanti di professione e su un Governo debole sotto schiaffo e che si fa prendere in giro dagli istituti di credito,ma anche sulla casta dei banchieri intoccabili,che non può continuare indisturbata a scippare e rapinare i cittadini.
Conto Corrente/profilo per famiglie con esigenze di base. Rilevazione (4.10.2007) Adusbef su Patti Chiari
BANCHE Oneri e spese di liquidazione interessi Euro Spese di liquidazione interessi debitori Euro
Banca Fideuram Spa – ‘
“Conto FIDEURAM”’ 12,00 12,00
Banca Monte dei Paschi di Siena – “’CONTO IDENTYKIT START”’ Max 95,00 Max 95,00
Banca Popolare di Verona – S. Geminiano e S. Prospero S.p.A. – “’Specchio – TUTTOFARE’” 20,00 0,00
Credem – Credito Emiliano – ‘
“Accordi Allegro New’” 15,00 (a liquidazione interessi) Incluso
Banca Antonveneta – ‘
“CONTO INTERNET”’ 40,00 40,00 (T)
Intesa Sanpaolo SpA-Rete Intesa – ‘Intesa Sanpaolo Spa – Rete Banca Intesa – CONTO INTESA LIGHT’ Per saldi debitore: esente (s) sito a euro 30.000 – euro 8,00 sino a euro 5.000,00 – euro 30,00 (s) oltre 5.000,00 (T) 0,00
Intesa Sanpaolo SpA-Rete Sanpaolo – ‘Sanpaolo “Conto Facile”’ 18,00 (T) Esente
UniCredit Banca – ‘GENIUS ONE’ 20,00 (T) 15,00
Deutsche Bank- Conto Db Componi modulo base” 26,00 (T) incluse
Banca Di Roma-“ Conto Blue Light Family” 24,00 (T) 24,00 (T)
Bpm- “Bpm Contoservice1” Da 0,50 a 20,00 incluse
Sono state inoltre esaminate: Banca Popolare di Lodi, il Banco di Sicilia, la Banca delle Marche, Banca Sella, Bibop Carire e Bnl, le quali però non presentano tali voci di costo. Le voci di spesa menzionate sono riferite ai servizi di finanziamento, rispettivamente: per utilizzo di fido di c/c e per utilizzi su posizioni non affidate. I dati sono estrapolati dal sito di Patti Chiari.
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