Fondi Private equity sbarcano in Turchia

Pubblicato da: Redazione E-investimenti.com - il: 27-02-2008 10:10

I fondi private equity europei attraversano per la prima volta il Mediterraneo con un’operazione di grande taglia. E l’Italia sta giocando un ruolo di primo piano in questa operazione.Bc partners, assistita nell’operazione da Dea Capital del gruppo De Agostini e dalla turca Turkven, si è aggiudicata ieri il 50,8% di Migros Turk, la principale catena di supermercati della Turchia messa in vendita dalla conglomerata Koc Group. La valutazione dell’intera Migros Turk, che è uno dei primi trenta gruppi quotati in Borsa in Turchia, ammonta a 2,2 miliardi di euro: il veicolo societario messo assieme dai tre fondi di private equity investirà all’inizio direttamente poco più di 500 milioni, facendosi finanziare dalle banche turche per altri 500, in modo da acquisire il 50,8% della catena di supermarket. Poi lo stesso veicolo societario lancerà un’Opa sulle restanti azioni Migros Turk quotate alla Borsa di Istanbul mantenendo all’incirca le stesse proporzioni tra capitale investito direttamente e crediti bancari. Questa è sicuramente la più grande operazione di private equity annunciata in Turchia e anche il primo caso di una società quotata che finisce a operatori interessati a toglierla dal listino. Ma la mossa è significativa anche perchè segnala la spinta dei private equity americani e della vecchia Europa a muoversi verso mercati che abbiano caratteristiche di crescita maggiori di quelli domestici. Non a caso Bc Partners ha dovuto battersi contro concorrenti di peso come i fondi americani Kolberg Kravis Roberts e Blackstone, mentre negli scorsi mesi era in gara anche il colosso francese della grande distribuzione Carrefour.

Anna Gervasoni direttore generale dell’Aifi, l’associazione italiana del private equity, dice che “C’è grande interesse per i possibili sviluppi sulla sponda Sud del Mediterraneo ancora poco esplorata e ad esempio in aprile si terrà a Tunisi una riunione degli operatori del private equity di tutta l’area ed europei che sarà un’opportunità per stringere contatti”.

Il caso della grande distribuzione turca è emblematico della ricerca di aree e settori dove la crescita sia più efferverscente del 2% o poco meno a cui pare destinata l’Unione europea nei prossimi tempi. Migros Turk è la prima catena di supermercati del paese, che ha circa il 22% del mercato nazionale ed opera attraverso 900 punti vendita in oltre cinquanta città attraverso supermercati classici, ipermercati e discount. E il paese, vista la forte crescita dei consumi al dettaglio e il processo di urbanizzazione che spinge sempre più consumatori verso la grande distribuzione, ha il vantaggio di essere un mercato tutt’altro che maturo ma che è comunque vicino sia geograficamente che politicamente all’Unione europea.

L’operazione ha una forte componente italiana, visto che a portarla avanti per Bc Partners è stato il team tricolore guidato dal senior partner Francesco Conte e dal country manager Antonio Belloni, assistito anche da un altro partner londinese ma di origini greche, Nikos Stathopoulos. E proprio Belloni, che è approdato al private equity dopo essere stato amministratore delegato del gruppo De Agostini, ha giocato un ruolo nell’imbarcare nell’affare il gruppo di Novara attraverso Dea Capital, che avrà una quota del 18% nella società veicolo. Ma decisivo per lo sbarco su un mercato come quello turco è stata anche la collaborazione delle banche locali che conoscevano bene Migros e la sua situazione finanziaria, visto che in un momento di credito difficile difficilmente i fondi di private equity avrebbero ottenuto finanziamenti da grandi banche internazionali.

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