Euro, tocca il massimo record a quota 1,5239 dollari
La Moneta unica Europea non arresta più la sua corsa sul dollaro e tocca ancora i massimi valori nel mercato cambi dopo che la diffusione dei dati sulla crescita del Pil Usa si sono rivelati peggiori del previsto.Il nuovo record dell’Euro sul dollaro è stato toccato con quota 1,5239.
Ad alimentare il rialzo sul biglietto verde è stata la pubblicazione del prodotto interno lordo americano che è cresciuto di solo lo 0,6% nel quarto trimestre, contro il +4,9% del terzo trimestre.
A fine giornata di contrattazioni alla Borsa di New York, l’euro è stato scambiato a 1,5216 dollari, ancora in rialzo rispetto all’ultima rilevazione di mercoledì che aveva toccato 1,5143 dollari. Nel corso della seduta di venerdì la moneta unica europea era riuscita a toccare il valore massimo di 1,5239 dollari. A favorire il nuovo scivolone del Dollaro sono state anche le parole del presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, che ha parlato in Senato dei problemi del paese e si è detto pronto ad agire con tempismo sui tassi. Intanto, dal segretario al Tesoro Henry Paulson, è arrivato un monito riguardo agli aiuti per sostenere il settore immobiliare proposti dai Democratici. Paulson ha dichiarato che “la maggior parte delle proposte che ho visto farebbero più male che bene. Venire in aiuto dei titolari di mutui in difficoltà nei pagamenti rischia di favorire gli speculatori”.
Il segretario del Tesoro ha ribadito l’interesse degli Usa per un dollaro forte. L’ottimismo del presidente americano, George W. Bush, che ha fatto riferimento anche alla necessità di avere un dollaro forte è servito a ben poco. Gli investitori hanno così smobilizzato le posizioni investite sul biglietto verde a completo vantaggio dell’Euro che ha raggionto così nuovi valori massimi.
La debolezza del dollaro ha avuto conseguenze anche sulle Borse europee che erano tutte in calo dopo l’apertura a nuovi tagli dei tassi da parte del presidente della Fed Bernanke per contrastare il rallentamento dell’economia Usa. Wall Street ha chiuso la seduta in territorio negativo, con l’indice Dow Jones in calo dello 0,89%, a 12.582,18 punti. Il Nasdaq cede lo 0,94%, a quota 2.331,57, mentre lo Standard & Poor’s 500 si attesta a 1.367,68 punti -0,89%. Dopo i dati macroeconomici Usa, peggiori delle attese, le piazze europee avevano fatto segnare un’ulteriore flessione. Così alla fine, in chiusura, Londra ha fatto segnare -1,82%, Parigi -2,08%, Francoforte -1,93% , mentre Milano è calata dell’1,22%.
Molti analisti ed esperti prevedono un ulteriore nuovo apprezzamento per la Moneta Unica Europea dopo i dati sull’inflazione europea confermata a gennaio al 3,2%, che non fanno che rafforzare la convinzione che la Bce non toccherà i tassi d’interesse la prossima settimana. La Germania, in particolare, ha confermato per gennaio un tasso d’inflazione armonizzato del 2,9%, inferiore al 3% previsto ma pur sempre superiore per il dodicesimo mese consecutivo alla soglia del 2% fissata dalla Bce.
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