Aiazzone: avviata inchiesta per truffa
E’ stata aperta dalla Procura di Torino un’inchiesta su uno dei mobilifici italiani più noti, il biellese Aiazzone, famoso per la martellante campagna pubblicitaria degli anni Ottanta dove Guido Angeli sosteneva “provare per credere”.
In particolare sono decine le persone, clienti, che attendono l’arrivo, da mesi, di mobili ordinati presso l’azienda; mentre dall’azienda non arrivano chiarimenti, anche gli 850 dipendenti dei 43 punti vendita da mesi non si vedono pagare lo stipendio: proprio per far fronte a questa situazione è stata chiesta l’apertura di un tavolo di crisi in Regione insieme ai sindacati e ai responsabili di Panmedia, la società che ha recentemente rilevato la B&B, società di Gianmauro Borsano e Renato Semeraro, che in precedenza aveva acquisito il marchio Aiazzone nel tentativo, non riuscito, di rilanciarlo.
Mentre la Procura torinese ha iscritto nel registro degli indagati con l’ipotesi di reato di truffa il legale della B&B, su Facebook si stanno allargando i due gruppi aperti nelle settimane scorse per raccogliere i nomi e le adesioni di coloro che ritengono di essere stati raggirati, per dare loro consigli e per far partire azioni congiunte. Fino ad oggi gli iscritti sono circa mille.
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