I risparmiatori scappano dai fondi comuni
I dati preliminari resi pubblici da Assogestioni mostrano che il sistema del risparmio gestito italiano registra dei deflussi totali per 1,8 miliardi di euro; anche nel mese di luglio 2011, la raccolta netta era stata negativa pre 1,3 miliardi.
Questi dati non fanno che peggiorare i dati da inizio 2011: una perdita di 8,4 miliardi di euro causati, in primis, dalle incertezze sui mercati azionari; i risparmiatori cercano di spostare i pochi risparmi sul mercato monetario.
In particolare, nell’ottavo mese dell’anno in corso, le sottoscrizioni registrate per i fondi chiusi e le gestioni di portafoglio istituzionali sono positive; flussi rispettivamente pari a 795 e 327 milioni di euro.
Il patrimonio dell’industria risulta oggi pari a oltre 973 milioni di euro ed è suddiviso pressochè equamente tra gestioni di portafoglio (51%) e gestioni collettive (49%).
Tra i fondi aperti sono positivi i prodotti riconducibili alle categorie dei monetari, con sottoscrizioni che superano il mezzo miliardo di euro (510 milioni), come pure i non classificati, che registrano flussi positivi pari a 54 milioni di euro. I fondi di diritto estero gestiscono oggi più del 61% degli asset investiti nelle gestioni collettive e sono pari a 268 miliardi di euro. Ai fondi di diritto italiano va il restante 39%, equivalente a 169 miliardi di euro.
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