Il lusso esce dalla crisi
Finalmente una buona notizia per l’economia: l’industria del lusso esce dal pantano della crisi che aveva pesantemente affossato il settore. Il 2010 è stato l’anno della ripresa visto che il fatturato è salito di 10,3 punti percentuali, rispetto il -5,3% del 2009.
Un trend positivo che trova conferma nei dati del primo semestre 2011. Le cifre arrivano dal rapporto annuale Fashion and Luxury Insight di SDA Bocconi e Altagamma.
“Il trend positivo del 2010 non è provvisorio ma, al contario, è in gran parte rafforzato dai primi dati del 2011” afferma Paola Varacca Capello, coautrice del rapporto. Tra le 67 imprese censite nel 2010, tutte quotate e con fatturato oltre i 200 milioni, le più performanti sono quelle della pelletteria. Si conferma determinante pure la dimensione aziendale: sono le imprese con oltre 5 milioni di fatturato a portare a casa i risultati più brillanti.
L’unica eccezione, relativa al 2011, riguarda la frenata degli investimenti in attività caratteristica su ammortamento, quelli relativi al core business, e quindi propedeutici a una crescita futura. Nella top five delle aziende per crescita di fatturato c’è l’americana Skechers (pelletteria) con +40%. L’europea Richemont (gioielli/orologi) con +33%. Le americane G-III apparel Group (abbigliamento) +33% e Fossil (gioielli/orologi) +31%. Quinta l’italiana Prada +31%.
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