Crisi: il Tesoro non colloca tutti i Btp triennali
Il Tesoro ha venduto tutti i 2 miliardi di Btp fuori corsa, ma non ha collocato per intero la quantità offerta nell’asta di oggi dove erano collocati 3 miliardi di Buoni del tesoro triennali. La Borsa ha, ovviamente, reagito con un rosso dell’1,7%.
Tra i Btp con scadenza a marzo 2015 ne sono infatti stati piazzati sul mercato soltanto 2,88 miliardi. E i rendimenti volano al 3,89%, pari all’1,13% in più rispetto alla precedente asta. Complessivamente sono stati venduti 4,88 miliardi di euro di Btp sulle varie scadenze offerte, contro cinque miliardi di obiettivo massimo.
Il Btp a tre anni marzo 2015, in particolare, ha trovato una domanda da parte degli investitori pari a 4,139 miliardi, ma l’assegnazione si è fermata a 2,885 miliardi, comunque sulla parte alta del ‘range’ che era compreso fra due e tre miliardi.
Via XX settembre ha anche collocato due miliardi di Btp fuori corso d’emissione con scadenze rispettivamente a novembre 2015, febbraio 2020 e agosto 2023. In particolare, il primo titolo è stato piazzato per 395 milioni a un tasso del 3,92%, il secondo per 687 milioni al 5,04% e il terzo per 918 milioni al 5,57%. L’ammontare collocato è il massimo previsto.
C’è stata una “forte domanda” e il risultato è “nelle aspettative”. Lo ha detto il viceministro dell’Economia, Vittorio Grilli. “Abbiamo fatto la scelta di non prendere tutta la domanda che c’era – ha spiegato Grilli – perché non abbiamo urgenza di fare funding a tassi che non siano secondo noi quelli giusti“.
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