I mercati finanziari e la loro efficienza
I mercati finanziari svolgono tantissime funzioni. In primis possiamo dire che, quando parliamo di mercati finanziari, ci riferiamo al posto in cui vengono finanziati gli investimenti, andando così ad attivare trasferimenti di risorse da settori che sono in surplus, verso altri che sono in deficit. Oltre a questo, poi vi è la possibilità di poter negoziare gli investimenti con delle transazioni di titoli attraverso un prezzo equilibrato; e il controllo di efficienza dell’impresa sevendosi in modo indiretto del prezzo dei titoli, mentre in maniera diretta attraverso l’acquisizione del controllo, nella misura consentita, da parte di soggetti che si ritengono maggiormente efficaci.
Mercati finanziari e sviluppo economico
Possiamo poi concludere dicendo che, i mercati finanziari sono fondamentali anche per poter consentire quella che è la gestione del rischio, dando la possibilità agli investitori di poter diversificare il loro portafoglio, oltre che di negoziare titoli a scadenze future, e contratti che contemplino il verificarsi di un evento futuro. Tutto questo che abbiamo detto, è ciò che i mercati finanziari svolgono in ogni paese, ovviamente con differenti gradi di intensità, a seconda di quello che è lo sviluppo economico raggiunto dal mercato in questione. Dunque, tutto è dipendente alle condizioni di efficienza che caratterizza il mercato stesso.
Una prima classificazione dell’efficienza dei mercati
La prima cosa da fare, visto l’oggetto in questione e le sue molteplici potenzialità, prendere in considerazione una classificazione nota e ben strutturata come quella di Tobin, che ha individuato ben quattro definizioni del significato di efficienza:
– Efficienza informativa = i prezzi dei titoli riflettono ogni istante quelle che sono le informazioni disponibili
– Efficienza valutativa = le quotazioni riflettono quello che è il valore dell’impresa, che viene determinata in base a quelli che vengono detti fondamentali
– Efficienza di completezza = viene detta anche di totale assicuraziione, e rappresenta la possibilità di realizzare scambi a tutte le scadenza, e in qualsiasi circostanza futura.
– Efficienza funzionale = rappresenta il contributo che il mercato finanziario rende all’economia nel suo complesso.
L’interesse maggiore degli studiosi
Come abbiamo detto le definizioni sono quattro, ma possiamo tranquillamente dire che c’è anche una quinta definizione, che riguarda l’efficienza tecnico-operativa. Ovvero l’insieme delle organizzazioni e delle procedure, che consentono al mercato di svolgere quelle che sono le sue funzioni, andando a razionalizzare quella che è la struttura dei costi. I primi studi legati all’analisi teorica hanno seguito un ordine logico-temporale, andando prima da analizzare l’efficienza informativa e valutativa; mentre in un secondo momento tutto l’interesse è stato spostato sui restanti due concetti d’efficienza, e sul quinto di cui parlavamo in precedenza.
Gli anni trenta
I primi studi furono effettuati negli anni 30, e vedevano tutta l’attenzione proiettata sull’efficienza valutativa, mentre per quel che concerne le ricerche empiriche, queste si concentravano esclusivamente su quello che è l’andamento dei prezzi nel tempo. Il modello usato era il random walk, che poi è la base di tutte le ricerche sull’efficienza informativa.
Gli anni sessanta e settanta
Per quel che concerne gli anni 60 e 70, gli studi si sono concentrati esclusivamente su quello che è il concetto di efficienza informativa, con corrispondenti verifiche empiriche. Si trattava di un aspetto molto fruttuoso della ricerca economica, perchè si avevano a disposizione tantissimi dati, che si andavano a confrontare con un’ipotesi verificabile, e al tempo stesso semplice; che era derivata dal paradigna economico della concorrenza. Bisogna, però, attendere gli anni 70 per poter rivedere la ripresa dell’analisi teorica dell’efficienza valutativa, con le prime verifiche empiriche.
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato con guide e iniziative esclusive per gli iscritti!
Lascia un Commento